Barriera corallina ricchissima, la seconda più grande al mondo, e paesaggi desertici, mare tropicale e clima favorevole tutto l’anno. A sole tre ore di volo dall’Italia, Sharm el-Sheikh incarna da sempre l’ideale di vacanza dal lusso accessibile e facile da raggiungere.
Così si legge in un articolo su La Repubblica datato Marzo 2017, quando i tour operator italiani erano nel clou dei preparativi per la stagione estiva che -finalmente- dopo qualche anno di incertezza vede Sharm El Sheikh nuovamente protagonista delle vacanze degli italiani.
Sharm el-Sheikh: l’inizio “Made in Italy”
“Erano i primi anni Novanta quando gli Italiani iniziarono a “colonizzare” questa sponda del Mar Rosso”, ricorda Elisabetta A., ex proprietaria di un famoso tour operator italiano. “Per molti connazionali, Sharm in quei tempi ha rappresentato una vera e propria miniera d’oro. Il costo del lavoro molto basso e la disponibilità di ampi spazi edificabili hanno favorito uno sviluppo immobiliare rapido e disorganizzato, che –non diversamente da tante realtà turistiche italiane- ha restituito in alcuni casi veri e propri ecomostri, ma anche strutture alberghiere integrate nel territorio e attente all’ambiente”.
Tra le migliaia di turisti italiani che visitavano Sharm negli anni del boom, solo una piccola minoranza erano subacquei.
Daniela S., capoarea di un grosso tour operator italiano, racconta addirittura che molti turisti non facevano neppure il bagno in mare, e si vantavano di praticare snorkeling “a secco”, ammirando e fotografando la barriera corallina e i pesci colorati dal pontile galleggiante dell’hotel. “Credo avessero paura“ –aggiunge. A Sharm il reef è frangente, il che significa che è raro avere un ingresso in spiaggia sabbioso, ecco perché quasi tutti gli hotel sono provvisti di pontili che sovrastano la barriera e consentono di entrare in acqua oltre alla stessa, nel Blu.
Per molti pensare a Sharm significava sole, mare, olio abbronzante, musica in spiaggia, balli di gruppo, schiuma party, Pacha, El Fanar, Hard Rock Cafè, motorate nel deserto, e “all-inclusive-inclusi-gli-alcolici”.
Com’è cambiata Sharm el-Sheikh, per i subacquei del 2017?
“Sharm è molto diversa rispetto a quei tempi, e menomale, aggiungerei!” -ci dice con un sorriso enorme Claudia, seduta in un punto di incontro cult per lo staff italiano a Sharm –il Caffè Napoli.
“Sono arrivata a Sharm quando l’Italiano sembrava la seconda lingua nazionale, in quegli anni ho insegnato centinaia di corsi Open Water, fatto migliaia di intro, guidato decine di snorkelisti. Se mi mancano quei tempi? In tutta onestà, no. Certo, dal punto di vista economico tutti noi staff nella subacquea ce la passavamo benone, e ora è molto più dura. Nonostante ciò, sono felicissima che la qualità delle condizioni di lavoro e l’impatto di quelle masse umane cosparse di olio abbronzante siano un ricordo lontano.
“Concordo con Claudia”, ci dice Simone Pelucchi, responsabile del Camel Dive Club dal 1997. “I tempi sono cambiati e gli operatori che con tanti sacrifici hanno resistito sino ad ora, stanno finalmente raccogliendo i frutti dell’impegno speso nei tempi più duri.
La qualità dei subacquei, di tutte le nazionalità, ma in particolare italiani, è radicalmente cambiata. Tanti di quei sub pionieri che si immergevano a Sharm anche prima del boom del turismo di massa, e che poi avevano smesso, negli ultimi anni sono tornati, spinti dalla curiosità di rivedere i siti di immersione poco affollati. Molti che si erano brevettati proprio qui 15-20 anni fa, hanno fatto scelte simili e sono rimasti sbalorditi dal paragone.”
I coralli godono di ottima salute, il Blu del Mar Rosso è semplicemente imbattibile, e la ridotta presenza di barche in mare rende più frequenti avvistamenti spettacolari.
“Io non volevo credere ai miei occhi”, ci dice Gianluca C., Divemaster di Reggio Emilia che dopo anni di pausa ha ricominciato a frequentare Sharm, dove negli ultimi tre anni è tornato per tre-quattro volte l’anno.
Come organizzarsi?
“Mi organizzo per tempo, monitoro le offerte per i voli aerei e acquisto biglietti a tariffe convenienti anche con 6-7 mesi di anticipo. Anche molti amici che decidono di unirsi all’ultimo momento riescono a trovare offerte di voli last minute interessanti. Certo non parlo di Pasqua o Ferragosto: per risparmiare in alta stagione bisogna certamente organizzarsi per tempo, ma a Sharm sia il soggiorno in hotel che le immersioni sono così convenienti, che bilanciano gli eventuali costi dei voli più elevati.
E’ normale che in presenza di una forte passione, come quella per le immersioni, i viaggiatori siano più esigenti rispetto alla meta delle proprie vacanze e investano nella scelta energie maggiori di chi cerca semplicemente un lettino e un ombrellone.
I voli
Anche i tour operator e le compagnie aeree l’hanno capito, ecco perché mentre negli anni dei grandi numeri a Sharm era praticamente impossibile acquistare un solo volo a tariffe convenienti, ora non è più così.
Chi scrive ricorda bene i tempi in cui un’andata e ritorno con un volo charter costava quanto un pacchetto di una settimana in All Inclusive in villaggi dove la sveglia era Claudio Cecchetto che cantava “Gioca Jouer”.
Fortunatamente non è più così, e ci sono numerose compagnie aeree che operano voli diretti su Sharm dai maggiori aeroporti italiani: Meridiana (Milano Malpensa e Verona), NeosAir (Bologna, Milano Malpensa, Verona), Balkan Express (Ancona, Bari, Bergamo, Napoli, Roma Fiumicino e Verona). Chi preferisce volare con aeromobili più comodi, ma con scalo, può invece scegliere Turkish Airlines e Pegasus (via Istabul, in partenza da numerosi aeroporti italiani) o la comodissima EgyptAir, con voli giornalieri via Il Cairo, in partenza da Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
Il futuro di Sharm el-Sheikh
A meno di quattro ore di volo dall’Italia, nel magico deserto del Sinai, tra i golfi di Suez e di Aqaba, la perla del Mar Rosso aspetta tutti gli appassionati di immersioni e snorkeling, che grazie al cambio favorevole possono coronare il sogno di una vacanza di qualità a prezzi abbordabilissimi.
I fondali marini di Sharm sono tra i più belli al mondo. Nuotare in acque calde tutto l’anno, tra giardini di corallo e migliaia di specie -di cui moltissime endemiche- di pesci colorati, squali, mante, delfini, insieme alla visibilità imbattibile del Mar Rosso appaiono ai neofiti come un gigantesco acquario naturale.
“Noi istruttori siamo abituati a vedere la meraviglia sugli occhi di chi è Sharm per la prima volta”, ci dice Barbara, residente a Sharm da otto anni. “Devo dire che vedere quella stessa meraviglia sui sorrisi di subacquei con alle spalle migliaia di immersioni, alcune fatte qui quando io non ero neppure nata, è davvero toccante.”
“Concordo”, aggiunge Luca, proprietario di un centro ricarica bombole. “La ripresa di questi mesi per me è la continua riprova del fatto che essere rimasti a Sharm e aver resistito anche quando il lavoro era poco, è stata la scelta giusta.”
Ora per tutti gli amanti del Mar Rosso rimane solo una cosa da fare: andare a vedere o rivedere di persona le sue meraviglie subacquee, scegliendo operatori attenti all’ambiente che offrono vacanze sub di qualità, e non barche sovraffollate, stipate di sedicenti snorkelisti che spesso non sanno neanche nuotare.
Anche gli operatori di Sharm hanno una grossa responsabilità in questa ripresa. La crisi appena conclusasi è stata un’occasione per riflettere sugli errori del passato, supportata dalle evidenze quotidiane che testimoniano inequivocabilmente la rinnovata vitalità della barriera corallina e dei suoi abitanti.
La scelta di pratiche attente all’ambiente, la attenta selezione di guide di comprovata esperienza e professionalità, il rispetto degli standard delle varie didattiche e delle norme locali, la valutazione dell’esperienza dei subacquei certificati e l’utilizzo di imbarcazioni di qualità sono solo alcuni dei tratti essenziali per ridurre il più possibile l’impatto ambientale delle attività subacquee in un’area relativamente piccola e intensamente urbanizzata come Sharm.
I costi per assicurare questo tipo di offerta sono naturalmente più alti, ma nemmeno lontanamente paragonabili ai costi fissi che si riflettono sul prezzo delle immersioni in Italia.
A un’ora di navigazione da Sharm ci si può immergere in alcuni tra i siti considerati i migliori al mondo da Jacques Costeau: Shark & Yolanda Reef, Jackson Reef e il Thistlegorm, solo per nominarne alcuni.
A un’ora di navigazione da questi siti ci sono anche migliaia di camere d’albergo a prezzi convenienti e operatori subacquei che hanno resistito a crisi di ogni tipo, ripagati nella loro perseveranza da un Giugno e un Luglio con avvistamenti quotidiani di squali balena, mante e banchi enormi di pesce, oltre ai “soliti sospetti”.
“Per i sub che viaggiano da soli, davvero non ci sono scuse per non scegliere Sharm. Per chi viaggia in famiglia, la barriera corallina è meglio di qualsiasi videogame e tablet e Sharm è perfettamente attrezzata per le esigenze dei più piccoli, sotto e sopra l’acqua. Chi invece viaggia in coppia con partner non sub…gli ombrelloni e i lettini prendisole sono sempre disponibili, così come il comfort sulle barche per chi vuole semplicemente trascorrere una giornata in barca a prendere il sole o a fare snorkeling”, conclude Anna, agente di viaggio specializzata in vacanze sub.
Arriveerci a Sharm!