Drift dive significa lasciarsi trasportare dalla corrente seguendo il profilo del reef, con recupero in barca lungo la rotta. È interessante per la fauna perché la corrente concentra plancton e nutrienti, richiama i piccoli pesci e, a catena, i predatori: carangidi, barracuda, cernie, mante e squali balena.
Il Drift Diving, immersione in corrente, croce e delizia di molti subacquei. O forse è meglio dire trasportati dalla corrente, perché a nessuno piace nuotare contro. Ecco 10 suggerimenti per l’immersione in corrente,
La corrente è imprevedibile e può rovinare un’immersione, costringendoti a interromperla se non riesci a controllarla. D’altra parte, come dicono molti sub “no corrente, no party”. La corrente vivifica, trasporta il plancton, che è la base dell’alimentazione di molti pesci, di tutte le taglie. Mante e squali balena si nutrono quando la corrente è forte, ma la corrente porta il cibo anche per una quantità di pesci più piccoli, che si radunano dove c’è corrente e rappresentano a loro volta il cibo per i predatori: carangidi, cernie, barracuda, squali, e chi più ne ha più ne metta.
Il rovescio della medaglia è che molti subacquei, spesso principianti, non hanno familiarità con le correnti e le temono.
ScubaPortal ha già seguito l’argomento immersione in corrente in passato, pubblicando l’elenco delle migliori drift dive in giro per il mondo.
Migliori drift diving al mondo

Immersione in corrente: 10 suggerimenti
1- Scegli il momento giusto
Le correnti costiere che possono influenzare la tua immersione sono mosse da due fattori: il vento e le maree. In generale le correnti più forti coincidono con le fasi in cui la marea sale o scende, mentre nei momenti di massimo e minimo di marea si ha spesso una fase di stanca di corrente. Tabelle di marea per varie località sono disponibili su internet, per chi vuole controllare.
2- Controlla la corrente
Le tabelle di marea ti possono dare un’indicazione generale, ma è una buona idea verificare sul posto la direzione e forza della corrente prima di iniziare l’immersione. Attenzione che in superficie la corrente può avere una direzione diversa da quella profonda. La posizione dei pesci, che si dispongono sempre col muso verso la corrente, e il loro comportamento (nuoto, movimenti) ti può dare un’indicazione precisa.
Nota: 1 e 2 possono essere sostituiti dalla scelta di un diving center professionale, che conosca i momenti migliori e comunque pratichi sempre un check pre-immersione.
3-DSMB e boa segnasub
Almeno un subacqueo per gruppo deve portare sempre una boa segnasub (DSMB, Delayed Surface Marker Buoy) con relativo spool o mulinello.
La boetta segnasub serve a segnalare la posizione alla barca di appoggio e deve essere lanciata prima di iniziare la risalita, soprattutto se la corrente può allontanare rapidamente dal reef.
Evita di trascinare lunghe cime durante l’immersione, per non rischiare impigliamenti; lo spool va usato solo al momento della risalita.
In caso di separazione dal gruppo o perdita di contatto col reef, il DSMB consente di segnalare la propria posizione in superficie e farsi recuperare in sicurezza.
A volte le condizioni ambientali possono sconsigliare di avere cime soggette a impigliarsi, ma considera di avere con te almeno un pedagno con segnalatore di superficie gonfiabile, per segnalare la tua posizione prima di uscire dall’acqua.
4- Stare vicino al reef
Non tanto vicino da fare danni, ma in presenza di corrente forte gli effetti della corrente e la turbolenza saranno smorzati vicino al reef. È importante che in un gruppo tutti i sub stiano più o meno alla stessa distanza dal reef, se no chi sta più lontano sarà anche trasportato più velocemente dalla corrente.

5- Assumere una configurazione idrodinamica.
Stare orizzontali, paralleli al fondo, vuole dire offrire meno superficie alla spinta della corrente. Chi nuota in posizione verticale sarà sospinto più velocemente.
6- Controllare la pesata
Una pesata eccessiva implica che dovrai gonfiare il GAV, che offrirà una superficie maggiore alla spinta della corrente, e che le gambe, più pesanti, potrebbero affondare, col risultato di darti una posizione quasi verticale.
In corrente è importante avere una pesata corretta, non essere troppo leggero (sarebbe difficile stare vicino al fondo) ma nemmeno troppo pesante.
All’inizio dell’immersione, verifica la pesata rimanendo fermo a mezz’acqua con il GAV scarico: dovresti riuscire a mantenere la quota senza sforzo e senza affondare.
Vedi anche il nostro articolo sui rischi di una pesata eccessiva.
7- Mantenere il contatto col buddy
Questo è importante sempre, ma a maggior ragione in corrente, dove un momento di distrazione può allontarti e farti perdere contatto molto in fretta. Stai sempre concentrato.

8- Osservare l’ambiente
Lo ribadiamo: piante e animali, anche i pesci con i loro movimenti, sono spesso i migliori indicatori di direzione e intensità della corrente. Impara a tenerli d’occhio, possono darti indicazioni importanti su un cambio di direzione della corrente o su una corrente verticale.
9- Identificare i punti di non ritorno
Certi reef hanno degli angoli dove la corrente potrebbe spingerti lontano dal reef stesso nel blu. Normalmente questi siti sono noti alla guida, che li evidenzierà nel briefing e te ne terrà lontano in acqua. Un motivo in più per stare vicino alla guida e al reef. Se la corrente dovesse spingerti nel blu facendoti perdere contatto con i compagni e col reef, l’unica soluzione spesso è lanciare il pedagno e risalire lentamente.
10- Reef hook: uso corretto ed etica
Il reef hook (uncino da corrente) può essere utile per fermarsi in sicurezza durante l’immersione in presenza di corrente sostenuta, ma va utilizzato con attenzione. L’uncino deve essere fissato esclusivamente a rocce o substrato morto, mai su coralli vivi, gorgonie o organismi sensibili.
È consigliabile chiedere sempre alla guida locale se il reef hook è consentito e in quali punti può essere utilizzato, rispettando le regole del sito d’immersione.
In molte situazioni è possibile trovare ripari naturali dietro sporgenze o massi dove la corrente è più debole: il reef hook va impiegato solo se necessario e per il tempo strettamente indispensabile, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente.
Immersione in corrente 10 suggerimenti + 1- mai opporsi alla corrente.
Saresti destinato a perdere. Se proprio devi contrastarla per brevi tratti, stai il più possibile orizzontale e vicino al reef, evita di andare in affanno, cerca sempre il modo per assecondare la corrente. Se ti allontani troppo dal reef cerca di raggiungerlo di nuovo tagliando la corrente perpendicolarmente, evita nuotate controcorrente.
Regola d’oro: mai opporsi alla corrente.
Se ti accorgi di esserti allontanato dal reef o dal gruppo, evita di nuotare contro la corrente. Taglia la traiettoria perpendicolarmente o lascia che la corrente ti porti in una zona più tranquilla, dove sarà più facile recuperare l’orientamento.
In caso di reale difficoltà o perdita di contatto, valuta una risalita lenta e controllata utilizzando il pedagno: la sicurezza viene prima di tutto.

E ricorda:
In casi estremi (perdita di contatto col buddy) una risalita in sicurezza, con pedagno e rispetto della velocità, può metterti in sicurezza. Non risalire subito alla prima difficoltà, ho detto in casi estremi, se l’alternativa è rimanere da solo e nel blu.
Specialmente dopo una lunga sosta, cura la tua forma personale. Sott’acqua non si fanno sforzi sovrumani ma è consigliabile curare la fitness.
Scubazone 47 ha molti articoli e suggerimenti utili su fitness e immersione.
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