Autore: Marco Maggiolo
Dal punto di vista della Patologia Da Decompressione, maggiore è la profondità di immersione, maggiore è il rischio. Specialmente a profondità superiori a 30 metri. L’utilizzo di strumenti dell’ultima generazione come i computer subacquei (dotati di allarmi sonori e visivi) danno un ulteriore aiuto per quanto riguarda il monitoraggio dei vari parametri in tempo reale (profondità, tempo, tempo residuo, assorbimento di azoto e esposizione all’ossigeno) sempre che siano opportunamente pianificati prima dell’immersione. Superare i limiti è possibile con la giusta preparazione.
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