La fine delle vacanze non segna la fine della stagione per chi ha il mare nel sangue. Anzi, è proprio questo il periodo migliore per chi desidera rimettersi in movimento e mantenere attivo il rapporto con l’acqua. Il rientro diventa un’occasione per recuperare forma, equilibrio e motivazione, lasciando che la disciplina dell’apnea riavvicini corpo e mente all’acqua.
La sospensione del respiro, la leggerezza del movimento e il silenzio sotto la superficie rappresentano un percorso di benessere fisico e consapevolezza ambientale, accessibile a chiunque desideri riscoprire il mare con uno sguardo diverso dalla subacquea.

L’apnea: disciplina, benessere e tecnica
Oggi l’apnea è riconosciuta come una disciplina completa, in grado di coinvolgere atleti di ogni livello e provenienza, compresi i subacquei con autorespiratore. Ci sono diverse specialità – assetto costante, assetto variabile, apnea dinamica e statica – sia in piscina che in mare, secondo regolamenti condivisi da realtà come CMAS e AIDA International.
I benefici della pratica non si limitano all’aspetto sportivo: lavorare sulla respirazione, sul rilassamento e sul controllo del corpo porta a migliorare l’efficienza del gesto tecnico, la gestione delle emozioni e la forma fisica generale. Diversi studi internazionali, pubblicati su riviste come Sports Medicine e Frontiers in Physiology, confermano il ruolo dell’apnea nel rafforzare il sistema cardiovascolare, aumentare la tolleranza all’anidride carbonica e favorire il coordinamento motorio.
Riprendere l’apnea dopo la pausa estiva consente di mantenere attiva la relazione con il mare e con il proprio corpo. Anche semplici sessioni di esercizi respiratori o brevi immersioni aiutano a preservare tono muscolare e consapevolezza, valorizzando il piacere del movimento in acqua senza attrezzature ingombranti.
Per chi proviene dalla subacquea, l’apnea diventa uno strumento efficace per perfezionare l’assetto, ridurre i consumi in immersione e affinare la sensibilità idrodinamica.

Gianluca Genoni: dai record all’impegno nella formazione
Gianluca Genoni è uno dei nomi di riferimento nel panorama dell’apnea mondiale.
Nel corso della sua carriera ha stabilito 18 primati mondiali in diverse discipline, dall’assetto costante all’ assetto variabile, raggiungendo quote e risultati certificati a livello internazionale. Oggi, oltre all’attività sportiva, è ambassador Mares, trainer e formatore di nuovi istruttori per SSI, impegnato nella diffusione della cultura dell’apnea, della sicurezza in acqua e del rispetto per l’ambiente.
Dopo gli anni dedicati alle competizioni, Genoni ha scelto di concentrare il suo lavoro sull’insegnamento, la divulgazione e la ricerca applicata alle tecniche respiratorie, collaborando con enti sportivi e università.
L’approccio didattico di Genoni, è trainer SSI, fa sì che gli apneisti alla fine della formazione ottengano brevetti riconosciuti in tutto il mondo
Nei suoi corsi pone al centro la sicurezza, il controllo progressivo delle proprie capacità e il rispetto dell’ambiente marino. La formazione si basa su protocolli consolidati, con una particolare cura nella valutazione delle esigenze della singola persona e nella personalizzazione degli allenamenti.
Genoni propone l’apnea come strumento di crescita personale, raccomandando sempre una ripresa graduale dopo le pause e la costante verifica delle condizioni fisiche. I suoi corsi puntano a trasmettere non solo la tecnica, ma anche l’importanza dell’ascolto di sé e della sostenibilità dell’attività in mare.

Consigli pratici per ripartire
- Quando si riparte dopo una pausa, anche se molto spesso dopo l’estate ci si è allenati in mare e quindi non si tratta di una vera e propria pausa, ma solo di fare apnea in modo diverso rispetto alla classica piscina invernale, bisogna ricominciare con gradualità, nuotare tanto con o senza attrezzi, fare tecnica, esercizi propedeutici, ascoltare il proprio corpo che si rimette in moto, le sensazioni, il feeling con l’acqua, esercizi di mobilità, di stretching ai distretti muscolari interessati, il tutto in maniera graduale, la stagione è lunga, si arriva spesso dalla stagione in mare dove ci si è comunque allenati, senza un minimo di stacco fisico e mentale, il rischio è quello di saturarsi e di fare apnea come un obbligo e non più come un piacere
- Il limite chiaro a tutti dell’apnea è proprio il tempo che abbiamo a disposizione per restare immersi e questo può aumentare progressivamente attraverso corrette tecniche di respirazione, il giusto rilassamento ed avere ben chiaro quello che si va a fare in acqua attraverso tecniche di visualizzazione a secco. Ormai in tutti i corsi si cerca di insegnare le giuste tecniche di respirazione, respirazione addominale, atti respiratori lenti e profondi, prestare attenzione al ritmo respiratorio, tutte fasi importanti per avere una respirazione consapevole. essere presenti in ogni fase della respirazione ci aiuta anche a rilassarci e a trovare la giusta concentrazione. respiro nella maniera corretta mi rilasso, più sono rilassato più la mi respirazione sarà profonda ed efficace
- Premesso che il modo migliore per allenare l’apnea è fare apnea, ci sono degli esercizi a secco che possono farci trovare pronti quando andremo in acqua: esercizi di mobilità, di stretching, di respirazione, di compensazione a secco, sono tutti esercizi che ci possono tornare utili quando andremo in acqua.
- Nella scelta dell’attrezzatura per prima cosa dobbiamo aver ben chiaro quello che dobbiamo o vogliamo fare in acqua. Ormai esistono pinne di tutti i tipi e materiali a seconda di quello che vogliamo fare in acqua: dinamica, profondità, esercizi propedeutici. Per chi inizia un buon paio di pinne in plastica durezza media sono sempre la scelta migliore, fate attenzione nella scelta anche la scarpetta e la calzata. Per le maschere, cosa importante da sapere, oltre che la maschera da apnea deve essere a volume ridotto, è che non esiste la maschera migliore, ma quella che si adatta meglio al nostro viso. Chi scende a profondità impegnative oggi utilizza spesso occhialini auto compensanti, con tappanaso, per evitare lo spreco d’aria che si utilizzerebbe per compensare maschera. Anche per le mute la grossa distinzione è tra mute da apnea indoor e mute da acque libere. Varia lo spessore e spesso anche il taglio della muta. Monopezzo in piscina, 2 pezzi in mare. La classica muta da piscina generalmente ha uno spessore di non più di 2mm, monopezzo di neoprene liscio all’esterno. La classica muta da mare, è una muta da 3 o 5mm due pezzi, pantalone a vita alta, giacca con cappuccio senza cerniera, il tipo di neoprene varia, chi fa apnea pura, utilizza neoprene liscio all’esterno per essere più idrodinamici, chi fa pesca utilizza spesso mute in neoprene foderato all’esterno più resistenti.
L’attività didattica e i corsi: come avvicinarsi all’apnea
Oggi Gianluca Genoni è attivo su tutto il territorio nazionale con un calendario di corsi e stage rivolti sia a chi si avvicina per la prima volta all’apnea, sia a praticanti esperti, fino ad arrivare a chi decide di intraprendere la carriera professionale con corsi di formazione istruttori SSI.
Collabora stabilmente con scuole e centri freediving, organizzando sessioni formative che spaziano dai corsi base, a lezioni avanzate, fino a percorsi personalizzati per singoli atleti o piccoli gruppi.
L’offerta didattica comprende anche sessioni di allenamento dedicate alla preparazione di gare, workshop su tecniche di respirazione e giornate in acqua finalizzate al perfezionamento della gestione del tuffo in profondità e della sicurezza.
Puoi seguire Gianluca sui suoi canali:
- Sito web: www.genoni.com
- Instagram: https://www.instagram.com/gianlucagenoni
- Facebook: https://www.facebook.com/gianluca.genoni/

La collaborazione di Gianluca con Mares
La mia collaborazione con Mares iniziata nel lontano 1996, quindi ormai trentennale, nel corso degli anni si è evoluta. Prima solo come atleta e testimonial, poi come tester e di supporto a eventi e fiere, infine con l’acquisizione da parte del gruppo di SSI sono stato coinvolto anche come trainer per la crescita della parte freediving all’interno della didattica.
Settembre il mese dei trofei: Lago d’Orta e Isole Tremiti
Domenica 14 settembre 2025, Orta San Giulio (Lago d’Orta)
IX Trofeo di Assetto Costante, evento organizzato da Gianluca Genoni in collaborazione con Sub Novara laghi, una festa dell’apnea per permettere a tutti gli appassionati di avvicinarsi al mondo delle competizioni in tranquillità e sicurezza
Domenica 21 settembre 2025, Isole Tremiti
Prima edizione del Trofeo Isole Tremiti, competizione di assetto costante organizzata da Only One Apnea Center, in collaborazione con Gianluca Genoni. Per tutti gli atleti c’è la possibilità di allenarsi durante la settimana per perfezionare la tecnica e incrementare le quote con assistenza in sicurezza
Entrambe le manifestazioni offrono ai partecipanti e al pubblico la possibilità di vivere da vicino l’apnea agonistica, confrontarsi con atleti e istruttori e approfondire la conoscenza di una disciplina in costante crescita.
