L’Indonesia fa sul serio quando si tratta di proteggere i suoi stock ittici contro pescatori di altre nazionalità che entrano illegalmente nelle sue acque territoriali.
È di questa settimana la notizia dell’affondamento dell’enorme nave da pesca Viking, inseguita a lungo e infine fermata nelle sue incursioni con l’aiuto di Sea Shepherd. A capo del ministero delle attività marittime e della pesca c’è una donna, la battagliera Susi Pudjiastuti (foto), che sta conducendo una battaglia contro la pesca illegale: l’Indonesia ha demolito 27 barche da pesca, principalmente malesi e vietnamite, nello scorso mese di Febbraio, e ne ha bloccate un totale di 170 negli ultimi due anni.
Soprattutto nelle acque del mar cinese meridionale, contesissime da varie nazioni, vere e proprie operazioni di guerra hanno luogo tra Indonesiani, Cinesi, Malesi, Filippini, Vietnamiti, Thailandesi.
Insomma, anche se resta molto da fare, sembra che nazioni importanti come l’Indonesia si stiano dando da fare per salvaguardare la fauna ittica delle proprie acque, di cui riconoscono il valore come risorsa per la pesca e per il turismo.
Va bene la protezione della fauna ittica, ma affondare una nave come si vede nella foto, senza bonificarla, non fa molto bene all’ambiente… 😉