Un memoriale subacqueo per Brian Bugge: la storia di una perdita e di un legame che vive nel mare
Nel maggio 2018, l’ufficiale di marina Brian Bugge, subacqueo esperto e padre di due figli, è morto durante un’immersione tecnica al largo di Honolulu. Oggi la sua memoria vive come barriera commemorativa artificiale sui fondali delle Hawaii, un tributo nato dall’iniziativa della moglie, Ashley Bugge. Proprio nel punto in cui il Pacifico assume una tonalità di blu senza eguali, Ashley torna ogni anno a immergersi. È il luogo dove suo marito ha esalato l’ultimo respiro, e dove avevano condiviso la loro prima immersione insieme.

L’incidente: sei minuti sott’acqua
L’incidente: sei minuti sott’acqua
Il 20 maggio 2018, Brian stava completando la sessione finale di un corso rebreather, un sistema che ricicla l’aria espirata e non produce bolle. L’istruttore non era ancora entrato in acqua quando Brian ha perso conoscenza ed è affondato. Secondo la ricostruzione, aveva chiuso il flusso dell’ossigeno durante la preparazione pre-immersione sulla barca e si era dimenticato di riattivarlo prima di scendere. È morto per ipossia nel giro di sei minuti. Ashley era incinta di sei mesi del loro terzo figlio. I figli più grandi, Hudson e Izzy, avevano solo 1 e 3 anni.
«Sapeva trovare un equilibrio perfetto tra carriera e famiglia. Quando era in missione si faceva sentire, ma quando era a casa, c’era davvero»
Ashley per Scuba Diving Magazine.

Un legame che dura tutta la vita con l’oceano
Ashley e Brian si erano incontrati per la prima volta in Oregon, dove vivevano entrambi. Si erano persi di vista e si sono ritrovati dieci anni dopo, riscoprendosi attraverso l’amore comune per il mare. Il giorno in cui si sono scambiati i regali di compleanno in ritardo, senza saperlo, avevano entrambi scelto un corso di immersione subacquea.
Quello segnò l’inizio della loro vita insieme. Nel 2017, Brian attraversò l’oceano in barca a vela con tre amici, salpando da Washington verso il nuovo incarico a Pearl Harbor. Il viaggio di tre settimane fu raccontato anche dai media nazionali.
«Non ho una lista dei desideri. Ogni viaggio è il viaggio di una vita perché potrebbe essere l’ultimo viaggio che faccio. […] Oggi è la tua vita. Domani potrebbe non arrivare mai.»
Diario di Briian Bugge
La barriera commemorativa: un’idea concreta e viva
Sei mesi dopo l’incidente, Ashley ricevette una telefonata dalla Living Reef Memorial, un’azienda che crea barriere artificiali ecologiche che custodiscono le ceneri dei propri cari. Poco dopo, il memoriale fu completato e spedito a Honolulu, avvolto in una bandiera americana. Il luogo scelto per la posa era vicino al relitto Sea Tiger, lo stesso sito della loro prima immersione insieme.
«Posso toccare mio marito, in un certo senso. È letteralmente parte di quell’ecosistema. Ed è una cosa bellissima»
Ashley Buggge
La barriera ha assunto negli anni una doppia funzione: è un luogo della memoria per la famiglia e gli amici, ma anche un rifugio per la fauna marina. Pesci e invertebrati hanno colonizzato la struttura, integrandola nel paesaggio sommerso.
L’eredità di Brian e l’impegno di Ashley
Negli anni successivi, Ashley ha trasformato il dolore in un impegno pubblico. Ha conseguito un dottorato in Educational Leadership con focus sulle scienze marine, ha scritto un memoir (Always Coming Back Home) e un libro per bambini insieme ai suoi figli (A Hui Hou). Ha fondato la Seabirds Foundation, una non profit che porta laboratori scientifici mobili nelle scuole, e ha avviato un podcast intitolato No Bucket List, ispirato dalle parole di Brian.
È anche co-produttrice del documentario If Only, realizzato con Gareth Lock, che ricostruisce l’incidente di Brian e analizza i fattori umani e sistemici nella subacquea tecnica. Il film è oggi usato nelle scuole sub e nei corsi per istruttori in tutto il mondo.
«È incredibile sapere che in tutto il mondo si parla ancora di Brian. La sua storia serve a salvare vite», ha raccontato in un’intervista.
Una memoria viva
Nel 2021, Ashley ha incontrato Alissa Evans, maratoneta e madre single che aveva ricevuto un trapianto di tessuti da Brian. Dopo aver conosciuto la sua storia, Alissa è diventata subacquea certificata e si è immersa insieme ad Ashley per visitare la barriera commemorativa. Un legame nato dalla perdita e trasformato in gratitudine.
Ogni 20 maggio, amici e familiari si riuniscono in barca e fanno suonare “The Nights” di Avicii, la canzone preferita di Brian, mentre partecipano a una immersione commemorativa. Gli amici e i compagni d’immersione di Brian spesso tornano sull’isola per l’occasione. Durante l’immersione, Ashley depone con delicatezza una lei hawaiana tradizionale, abbracciata dai figli che restano sulla barca, temporaneamente sulla barriera come modo simbolico per far visita al papà.
«Appartengo all’oceano, ma voglio anche tornare a casa dai miei figli», ha detto Ashley. E aggiunge: «È sempre stata una cosa nostra, mia e di Brian. E ora che lui è parte del mare, lo è ancora di più.»

Fonti:
CNN (2025): She lost her husband in a diving accident
Copertina creata con l’utilizzo di AI