A proposito di immersioni subacquee in inverno. Sabato mi trovavo in spiaggia a Moregallo. Lo scenario era molto diverso dal solito con la neve che copriva la spiaggia, quasi immacolata.
Solamente il percorso dalla strada all’ingresso al lago era segnato da qualche impronta. Nessuno era presente ma a distanza di qualche metro dalla riva una boa segnasub indicava la presenza di subacquei in azione. Purtroppo non potevo immergermi anch’io, avrei voluto farlo anche solamente per l’emozione di camminare sulla neve con le bombole in spalla. E invece mi sono dovuto recare ad un incontro di lavoro ma prima di farlo sono rimasto per qualche minuto ad osservare la boa bianco-rossa e a pensare alla fortuna degli amici sub in immersione.
Naturalmente, forse inutile dirlo, le immersioni in acque fredde richiedono la giusta preparazione e attrezzatura.
Le gelide immersioni invernali non sono cosa da tutti ma nemmeno da supereroi. L’acqua è fredda, la muta stagna è fondamentale quantomeno nei laghi, guanti pesanti o stagni, cappuccio e anche l’attrezzatura deve essere adeguata.
Eppure andare sott’acqua in inverno regala sempre bellissime emozioni, forse più intense perché si concentrano spesso in una durata minore dell’immersione rispetto alla stessa fatta nei mesi caldi.
Superata la pigrizia che ci terrebbe spesso davanti al caminetto o sotto le coperte, immergersi in inverno ha vantaggi impagabili: meno caos, acque più cristalline, parcheggi più disponibili, meno barche sopra le teste e spiagge completamente libere.