La squadra del CI CA SUB Seatram di Bogliasco (Davide Lombroso, Claudio Zori e Ilaria Catani) ha vinto il Campionato Italiano di fotografia subacquea FIPSAS 2020. Si tratta del primo titolo italiano della specialità conquistato da una società ligure che primeggia già da anni anche nel safari fotografico subacqueo e nella fotografia individualmente.
foto in apertura: Visintin
La gara è stata organizzata dalla GB Sub di Firenze nelle acque di Porto Santo Stefano con la partecipazione di ben 16 squadre provenienti da tutta Italia e con il fior fiore della specialità compresi diversi campioni italiani e mondiali.
Lo svolgimento del Campionato Italiano di fotografia subacquea è rimasto in forse fino alla vigilia a causa di una intensa perturbazione che ha colpito per alcuni giorni il centro e nord Italia è ha causato intense piogge e una mareggiata lungo la costa della Toscana.
Le acque del campo di gara sono state caratterizzate da pessima visibilità, mediamente di un metro e con moltissima sospensione. Pur in condizioni estreme per fare delle belle foto, tutti i partecipanti non si sono arresi e sono riusciti a fare foto molto belle e suggestive.
Meglio di tutti hanno fatto i portacolori del circolo di Bogliasco. Grazie alla grande esperienza nelle immersioni, alla padronanza delle attrezzature e alla creatività si sono imposti con 74 punti e con largo margine su tutti gli altri campioni presenti. I bogliaschini hanno vinto anche il primo premio per la miglior foto d’ambiente e Ilaria Catani quello per la miglior modella. Al secondo posto, a pari merito a 60 punti, si sono piazzate le squadre di Centro Sub Alto Tirreno di Massa (Cerbai – Visintin) e Sub Città di Lucca (Carlesi – Cicerchia).
Un encomio particolare va a: società GB SUB di Firenze per il grande impegno organizzativo, al presidente di giuria Stefano Gradi e alla giuria formata da Filippo Borghi, Marcello Di Francesco, Davide Lopresti e Alessandro Tommasi, all’ Hotel la Caletta per la logistica perfetta, situato proprio sopra al diving, e al Centro Immersioni Costa d’Argento, Diving ormai collaudato in altre manifestazioni per professionalità e cortesia.
Il Campionato italiano di fotografia subaquea
Dopo la gara, per saperne di più, abbiamo intervistato Mario Genovesi, referente nazionale fotografia subacquea della FIPSAS .
Con che spirito i concorrenti hanno affrontato la difficile situazione?
Ero piuttosto preoccupato nei giorni precedenti la gara perché le condizioni meteo-marine erano molto brutte ma poi si è aperta la possibilità di un miglioramento soprattutto per quanto riguardava il tratto di mare proprio davanti al diving, zona che presenta anche spunti molti interessanti, naturalmente in condizioni di buona visibilità che non era il nostro caso.
Come si sono comportati in acqua?
Nel briefing precedente il campionato avevo dato indicazioni molto precise e avvertito tutti concorrenti che avrebbero trovato una scarsa visibilità e quindi di mantenersi nello specchio d’acqua antistante la banchina e così è stato. D’altra parte i partecipanti sono tutti molto responsabili e sub esperti con minimo un brevetto di 2° grado.
Un tuo commento sulla qualità delle foto che avete premiato?
Qui i concorrenti hanno dimostrato tutta la loro capacità tecnica e l’esperienza accumulata in anni di attività fotografica. Chiaramente non si poteva sperare in miracoli soprattutto nei due temi che prevedevano foto wide ma lo stesso qualche bella immagine è stata scattata. Molti hanno scelto la tecnica del bianco e nero che ha permesso di ridurre abbastanza la sospensione.
E per concludere un tuo commento generale sul Campionato Italiano di fotografia subacquea 2020.
“Nonostante le avverse condizioni climatiche la manifestazione ha riscontrato una numerosa partecipazione con circa 45 persone in acqua. Questo a riscontro della grande voglia di tutti i partecipanti al circuito della Fotografia Subacquea Fipsas di rivedersi e di condividere sul campo questa grande passione comune in un anno in cui non è stato possibile, causa corona virus, svolgere la regolare attività agonistica che comprende le gare selettive che si svolgono in tutta Italia e i Campionati di Fotografia Subacquea individuali. Ottima tutta la parte organizzativa del Campionato curata, per conto della Fipsas, dalla ASD GB SUB Firenze.
Non poteva mancare l’intervista ai neocampioni italiani per approfondire le tecniche e le strategie che li hanno portati alla vittoria .
Davide Lombroso – hai già vinto un mare di gare, concorsi e titoli italiani, fra tante vittorie quel’è stata la più bella?
La più bella è sempre l’ultima, ma devo dire che la vittoria ai Campionati Italiani Fotosub 2019 individuale reflex, mi ha dato una gioia grandissima!!!!!
Vincere quest’anno è stata una vera impresa. Come hai affrontato la gara? Sapendo che le condizioni erano al limite come hai preparato le foto da fare?
E sì, quest’anno è stata un’impresa, anche se a detta di molti eravamo tra i favoriti, ma con quelle condizioni poteva essere un terno al lotto. Il complimento più bello è stato di concorrenti-amici che mi hanno detto, ci hai dato lezione sull’uso della luce in queste condizioni!!!! Avevamo preparato la gara in modo da fare io pesce e quarto tema, e Claudio Macro e Wide, invece poi viste le condizioni abbiamo optato l’ultima sera per wide e tema a mio carico e pesce e macro per Claudio. La difficoltà è stato fare la wide con la modella che non avevo mai provato come foto ma grazie anche alla disponibilità di Ilaria siamo riusciti a tirare fuori la foto che ha fatto prima nella wide!!! La mfoto a tema l’avevamo studiata a tavolino con le mascherine anti covid, in tema con il momento, a noi piaceva molto ed a muio parere era diversa, probabilmente la giuria non l’ha valorizzata al massimo per mancanza di fondale marino. Ma son molto contento di quella foto, a mio modesto parere anni luce avanti.
Su che cosa hai puntato in particolare?
Sulla mia tranquillità e tecnica e sulla mia attrezzatura Mares e Isotta
Quali sono state le armi più efficaci per vincere?
Credo la consapevolezza di saper fare le foto e la tranquillità
Con quale attrezzatura hai fotografato?
Macchina Nikon D500, obiettivo Tokina 10/17, Custodia Isotta e flash RED64 Isotta; Attrezzatura Mares, muta semistagna Flexa Therm, erogatore Fusion, Jacket Silver Knight Single, pinne power plana e Maschera ottica X-Vision; Orologio Antikitera
Come ti sei trovato con un nuovo compagno di squadra?
Beh Claudio è Claudio, ci conosciamo da più di 20 anni, e nonostante abbiamo due caratteri “focosi” devo dire che si siamo arginati e spronati a vicenda!!! La soddisfazione è stata enorme, ma ora viene il difficile, difendere il titolo da concorrenti agguerriti.
Ed ecco Claudio Zori
Claudio – hai già vinto un mare di gare, concorsi e tot titoli italiani, fra tante vittorie quel’è stata la più bella?
Sicuramente questa! Ci tenevo particolarmente, era l’unico titolo tra le discipline fotografiche della federazione che mi mancava. Ero andato a podio un paio di volte, poi tanti anni senza un compagno adeguato all’impresa……e quest’anno è andata. Per quanto riguarda i concorsi sicuramente l’affermazione a Ocean Art, uno dei più importanti a livello mondiale che mi ha permesso oltretutto di vincere un superpremio: una crociera subacquea nella Papua indonesiana.
Vincere quest’anno è stata una vera impresa. Come hai affrontato la gara? Sapendo che le condizioni erano al limite come hai preparato le foto da fare?
È stata la “gara perfetta”, non abbiamo sbagliato nulla! Dalla strategia, quando di fronte alla nuova situazione limite, abbiamo dovuto cambiare le tematiche delle foto che avevamo concordato in un primo tempo. Anche Ilaria, fondamentale per il risultato ottenuto, abbiamo deciso che la utilizzasse Davide come modella nella prima sessione ed io come ricercatrice di soggetti nella seconda. Poi anche nella scelta delle foto da presentare, secondo me una delle cose più difficili, abbiamo lavorato al meglio.
Su che cosa hai puntato in particolare?
La situazione era veramente difficile, scarsa visibilità e moltissima sospensione, le mie tematiche, macro e pesce dovevo cercare di realizzarle con il massimo di pulizia possibile. Ho quindi utilizzato uno strumento chiamato snoot applicato al flash che mi ha permesso di ridurre l’area illuminata in modo da concentrarla esclusivamente sul soggetto.
Quali sono state le armi più efficaci per vincere?
Spirito di gruppo, strategia… e poi diciamo che essendo bravini tutti e tre, anche questo aiuta.
Con quale attrezzatura hai fotografato?
Nikon D300S con obiettivo Nikkor 60mm + teleconverter Tamron 1.4x – custodia Sealux – flash Seacam150 + snoot Retra, muta semistagna LST – erogatori Aqualung Legend e TechSide Nixe – jacket Mares Vector 000mrs – maschera Cressi Big Eyes Evolution – pinne Cressi Pro Star.
Come ti sei trovato con un nuovo compagno di squadra?
Con Davide sono amico da tanti anni, è una “macchina da guerra” in gara e nella fotosub ha bruciato le tappe in poco tempo; mi sono trovato benissimo con lui perché infonde sicurezza ed è trainante per il gruppo.
Come ti trovi nel nuovo club?
Mi trovo benissimo, mi sento valorizzato e di conseguenza sono molto motivato; trovare un circolo dove la fotosub è considerata una parte importante è fondamentale.
Come si riesce a interagire con la modella quando le condizioni di gara sono al limite della praticabilità?
Come dicevo, in questo campionato le foto con modella le ha fatte Davide; parlando in generale bisogna in una situazione del genere che la modella sia abbastanza vicina per avere poca acqua che si frapponga. Come ricercatrice di soggetti il mio problema principale era di non perderla, vista la scarsissima visibilità.
Siete riusciti a fare delle foto belle. Come ci siete riusciti? Come avete limitato al massimo la presenza di sospensione?
La scelta di Davide di lavorare sul bianco e nero ha pagato molto in questa situazione. Per quanto riguarda le mie ho già risposto in precedenza.