Ho sempre amato le Insta360: le ho avute tutte. Appena esce il modello nuovo, lo compro e vendo il vecchio. Questa volta, però, ho deciso di fare un’eccezione. Ho tenuto anche la Insta360 X4 per poterle confrontare e capire se davvero valga la pena passare sempre al modello nuovo. (Qui il test della X4)
Così, ho montato insieme le due camere, una di fianco all’altra, e mi sono immerso per dieci giorni all’Isola d’Elba.

Video prime impressioni:
Insta360 X5: il corpo macchina
Il corpo macchina della Insta360 X5 è compatto e robusto, progettato per garantire prestazioni di alto livello sia in condizioni standard che in ambienti più impegnativi. Realizzato con materiali resistenti e una finitura opaca anti-impronta, offre un’ottima ergonomia grazie alle linee pulite e alla disposizione intuitiva dei comandi.
La cosa che mi colpisce subito è la possibilità di sostituire le lenti con molta facilità: Insta360 X5 è infatti progettata con un sistema di lenti sostituibili, il che significa che si possono rimuovere le lenti danneggiate e installarne di nuove senza dover portare la fotocamera in riparazione. Un plus importante che apprezzo tantissimo usandola spesso anche senza protezioni!
Insta360 X5: il kit subacqueo
La X5 è dotata della custodia subacquea originale, certificata fino a 60 metri. L’ho portata più volte vicino a questa profondità e ha sempre lavorato perfettamente, senza il minimo problema. L’acqua, dai -50 metri, scende dai 27°C che si hanno in superficie ai 18°C, ma la lente non si è mai appannata né ha mostrato segni di umidità. Con la GoPro, invece, mi era capitato più volte di avere condensa nella custodia originale da 60 metri.

La custodia non è solo un accessorio di protezione: è fondamentale per ottenere riprese 360° realmente nitide, correggendo la rifrazione della luce sott’acqua e riducendo drasticamente le “cuciture” tra le lenti, che nella X4 potevano essere talvolta visibili. Grazie all’oblò maggiorato, il problema è quasi scomparso. Va però usata con grande attenzione: anche un granello di polvere o un filo all’interno può causare riflessi e lens flare. Inoltre, una volta attivata la modalità Dive Case nella camera, le impostazioni di ripresa vengono bloccate; quindi, è necessario settarle prima di immergersi perché naturalmente il touch non può funzionare attraverso la custodia.
Nel kit sono presenti anche 12 inserti anti condensa e di questi 2 vanno alloggiati nel case (gli altri sono di scorta).
Un limite da considerare è che questa custodia non è ideale per le riprese over-under (mezzo sopra e mezzo sotto la superficie): il dome tende a distorcere la parte fuori dall’acqua. In più, fuori dall’acqua, le immagini possono risultare meno naturali rispetto alla ripresa diretta senza custodia.
Eliminazione dello stick con intelligenza artificiale
Un altro aspetto sorprendente della Insta360 X5 è la capacità, anche sott’acqua, dell’intelligenza artificiale di eliminare lo stick utilizzato per le riprese. Questa funzione è estremamente utile perché permette di ottenere immagini pulite e prive di distrazioni, rendendo le riprese ancora più immersive e professionali. Il fatto che questo avvenga anche in ambiente subacqueo è un grande vantaggio, poiché mantiene l’estetica delle riprese senza la necessità di un post-editing complesso.
Un video realizzato:
Assetto neutro in immersione
Durante l’uso sott’acqua, la Insta360 X5 si comporta in modo eccellente anche in termini di stabilità. Una caratteristica particolarmente utile è che la videocamera, quando inserita nella custodia, rimane neutra o leggermente negativa in termini di galleggiabilità. Questo significa che la Insta360 X5 non tende a galleggiare in modo eccessivo, né affonda rapidamente, rendendo più facile manovrarla e ottenere riprese stabili e controllate durante le immersioni.
Funzioni e settaggi di ripresa
La Insta360 X5 offre riprese in 8K 360° fino a 30fps, oppure in 5,7K a 60fps, ideali per ottenere movimenti fluidi e tagli dinamici in post-produzione. È possibile registrare anche in modalità Steady Cam (campo visivo tradizionale) a risoluzioni più elevate, sfruttando lo stesso sensore.
Per le immersioni, il consiglio è di utilizzare il Dive Mode, che corregge automaticamente la distorsione dell’acqua e ottimizza i colori per l’uso subacqueo, combinandolo con un bilanciamento del bianco impostato manualmente (tra 5500K e 6500K a seconda della luce).
Senza custodia, la X5 è impermeabile fino a 15 metri, ma il Dive Case permette di scendere in sicurezza molto più in profondità e con una qualità d’immagine superiore.
Luce e colori: il vero limite sott’acqua per tutte le camere
Sott’acqua – e a costo di ripeterlo – il problema principale è la mancanza di luce. Più si scende, più i colori spariscono: già a 30 metri tutto diventa blu. L’uso ottimale, soprattutto per mantenere colori naturali, è nei primi 10 metri… peccato che nel Mediterraneo non sempre ci sia molto da riprendere in quella fascia.
La X5, però, riesce a superare in parte i limiti della fisica grazie al software di elaborazione: anche in profondità restituisce un po’ di saturazione e definizione, rendendo le immagini più vivaci di quanto apparirebbero a occhio nudo.
Post-produzione con Insta360 Studio
Come sempre, il vero divertimento arriva al rientro. Il software Insta360 Studio permette di giocare con i montaggi, ruotare l’angolo di ripresa, creare movimenti fluidi, timelapse, hyperlapse e transizioni creative senza perdere qualità. È qui che il 360 diventa uno strumento creativo potentissimo.
Perché vale la pena averla
La Insta360 X5 è la camera da avere, non solo per la creatività che offre il 360°, ma anche per ottenere riprese di buona qualità in un’azione compatta e leggera. Una compagna ideale per chi ama il mare, la subacquea e la libertà di creare senza limiti anche fuori dall’acqua.
Non mi voglio qui dilungare sugli utilizzi esterni ma in questi casi l’unico limite è la nostra creatività.
Best Practice in immersione con la Insta360 X5
Aspetto | Consiglio pratico | Perché è importante |
Custodia subacquea (Dive Case) | Usare sempre il Dive Case per immersioni oltre i 15 m e per ottenere immagini 360° nitide. | Corregge la rifrazione della luce, riduce le cuciture tra le lenti e protegge fino a -60 m. |
Pulizia interna | Pulire accuratamente l’interno del Dive Case prima di ogni immersione. Evitare polvere, fibre e ditate. | Anche un piccolo granello può creare riflessi e lens flare che rovinano le riprese. |
Impostazioni pre-immersione | Attivare la modalità Dive Case e impostare risoluzione, fps e bilanciamento del bianco (5500K-6500K) prima di entrare in acqua. | Con il Dive Case le impostazioni vengono bloccate e non si possono cambiare sott’acqua. |
Profondità massima | Senza custodia: max 15 m. Con Dive Case: fino a 50-60 m. | Rispetta i limiti per evitare danni alla camera. |
Eliminazione stick | Utilizzare la funzione AI per rimuovere lo stick anche in immersione. | Riprese pulite e immersive senza post-editing complesso. |
Gestione galleggiabilità | Sfruttare l’assetto neutro/leggermente negativo della camera in custodia. | Più stabilità e facilità di manovra durante le riprese. |
Luce e colori | Privilegiare riprese entro i primi 10 m per colori naturali; in profondità affidarsi alla correzione del software. | Migliore resa cromatica e riduzione del blu dominante. |
Limitazioni fuori dall’acqua | Evitare il Dive Case per riprese over-under o sopra la superficie. | Il dome distorce e riduce la naturalezza delle immagini. |
Aggiornamenti firmware | Verificare sempre l’ultimo firmware della camera e del Dive Case. | Migliora la precisione delle cuciture e la qualità video. |
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