• Home
  • News
  • Articoli
    • Apnea
    • Archeosub
    • Foto-Video sub
    • Immersioni
    • Interviste
    • L’esperto risponde
    • Laboratorio
    • Medicina e tecnica
    • Norme
    • Operatori
    • Prodotti di Subacquea
    • Prodotti Foto-Video sub
    • Snorkeling
  • Viaggi
    • Offerte viaggi sub
    • Africa
    • America
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • ScubaList
    • Elenco operatori
    • Strutture in evidenza
    • Strutture preferite dagli utenti
    • Strutture con offerte speciali
    • Cambia località
    • Aggiungi la tua struttura
    • Cerca Struttura
    • Registra la tua struttura
  • ScubaZone Magazine
  • Forum
  • Podcast
  • Zero Pixel
  • Contatti
  • Home
  • News
  • Articoli
    • Apnea
    • Archeosub
    • Foto-Video sub
    • Immersioni
    • Interviste
    • L’esperto risponde
    • Laboratorio
    • Medicina e tecnica
    • Norme
    • Operatori
    • Prodotti di Subacquea
    • Prodotti Foto-Video sub
    • Snorkeling
  • Viaggi
    • Offerte viaggi sub
    • Africa
    • America
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • ScubaList
    • Elenco operatori
    • Strutture in evidenza
    • Strutture preferite dagli utenti
    • Strutture con offerte speciali
    • Cambia località
    • Aggiungi la tua struttura
    • Cerca Struttura
    • Registra la tua struttura
  • ScubaZone Magazine
  • Forum
  • Podcast
  • Zero Pixel
  • Contatti
Più di un portale di subacquea
Scubapro navigator 2025
Home Articoli Biologia Spirografi

Spirografi

26/12/2005

Autore: Francesco Turano

Vermi col ciuffo, gli spirografi.

Uno dei soggetti ai quali dedicai la mia attenzione all’inizio della carriera di fotografo subacqueo fu un comune verme: lo spirografo. Un verme col ciuffo, molto bello. Un ciuffo di setole poste intorno alla bocca con una funzione ben precisa: afferrare al volo tutto ciò che può essere setacciato col passare delle masse d’acqua spostate dalle correnti.

Lo spirografo mi colpì subito per la sua eleganza: un delicato pennacchio spiralato, particolarmente sensibile alle vibrazioni, si ritirava istantaneamente all’interno di un tubo chitinoso semirigido, al minimo movimento; ed io ne restavo affascinato. Avendo poi la fortuna di immergermi in luoghi dove esistono veri e propri “boschi” di spirografi, ho dedicato e dedico tuttora la mia attenzione a questi anellidi sedentari.
Vorrei pertanto presentarveli, parlando un po’ di loro e delle mie esperienze in natura.

I vermi col ciuffo sono una classe del phylum anellidi, noti come policheti (in particolare mi riferisco ai policheti tubicoli). Hanno il corpo metamerico e sono forniti di ciuffi di setole chitinose dette chete. I tubi dei policheti tubicoli possono essere mucosi o pergamenacei, incrostati di fango o sabbia, più o meno rigidi secondo la specie. Le specie che ho avuto modo di conoscere, studiare e riprendere in Mediterraneo sono essenzialmente otto. Di seguito il biglietto da visita di ognuna di loro.
Mixicola infundibulum o verme coppa di velluto è un verme che vive sepolto nella sabbia e il cui tubicino si vede appena sporgere dal fondo. Forse tra tutti è quello più sensibile alle vibrazioni e che si ritira più facilmente al cospetto di un sub.
Salmacina incrustans si presenta come ammasso di esili e fregili tubicini intrecciati in modo disordinato, di colore bianco, aderente a substrati duri naturali (roccia) o artificiali (relitti). Ad una osservazione attenta e ravvicinata si nota questo insieme di diversi individui cementati tra loro, molto comuni in acque poco profonde. La specie è nota anche come Filigrana implexa. Sono animali ermafroditi e, all’estremità del tubicino, presentano ognuno il suo ciuffettino di setole, del diametro di circa un millimetro o meno.

Bispira volutacornis vive all’interno di un tubo di consistenza simile a quello dello spirografo, composto da una mucosa che solidifica a contatto con l’acqua inglobando particelle di sedimento; il tubo ha un maggior diametro rispetto allo spirografo e quindi è abbastanza più tozzo. Il suo ciuffo (lobi branchiali) è formato da due metà identiche, con spire variabili da una a quattro e con una colorazione striata su fondo arancio e giallo talmente bella da essere assimilata alla livrea di un pavone (da qui il nome volgare di verme pavone). La sua altezza può raggiungere i 25 cm e i suoi luoghi preferiti sono gli spazi tra la pietre e i massi, il sedimento sabbioso o fangoso, sempre in prossimità di pietre o detrito, dove comunque riesce a insediarsi in modo relativamente protetto. Sensibilissimo a ogni minima vibrazione, si chiude rapidamente in una frazione di secondo. Solo durante la notte è possibile osservarlo a distanza ravvicinata senza che il ciuffo di setole si ritiri all’istante.

Sabella penicillus ha il corpo costituito da numerosi segmenti arrotondati dorsalmente e appiattiti sul lato ventrale. Il tubo è piuttosto molle e incrostato di fango, ma mantiene comunque una posizione eretta. La corona branchiale è formata da due lobi a semicerchio non avvolti a spirale, composti da filamenti piumati uniti tra loro da una membrana nella porzione basale. Molte le varianti di colore che il ciuffo può assumere: dal rossastro al bianco striato con bande scure o macchie, dal vinaccio al bianco candido, con esemplari il cui ciuffo è di due colori, uno per ogni lobo. Vive su fondali sabbiosi, fangosi o detritici, ma lo si trova anche nelle praterie di posidonia. Preferisce profondità comprese tra 10/20 e 50 metri, dove si trova infisso nel sedimento per oltre la metà della lunghezza del suo corpo. Anche in questo caso il ciuffo branchiale è molto sensibile e rapidamente retrattile al minimo accenno di vibrazioni.

Serpula vermicularis vive all’interno di un tubicino calacareo ed è abituato a soggiornare poco sotto la superficie e fino a quasi 2000 metri di profondità. Aderisce a substrati duri di varia natura con quasi l’intera superficie del tubo stesso, sollevata soltanto nella sua porzione terminale. Il ciuffo branchiale è bilobato e i singoli filamenti piumati sono uniti alla base da una sottile membrana. Tra i due lobi del ciuffo è presente una struttura a forma di tronco di cono rovesciato: si tratta di un opercolo che serve a chiudere il tubo quando l’animale vi si rinchiude. Il colore del tubicino può variare dal rosa al bianco, attraverso diverse gradazioni di giallo, mentre il ciuffo branchiale è solitamente rosso o violetto, con striature chiare rosa e bianche, ma può anche essere arancio carico o violetto. La lunghezza del tubo calcareo può raggiungere i 5/7 cm mentre il diametro del ciuffo non supera i due-tre centimetri.
Protula intestinum ha il tubo calacareo talmente allungato e contorto da somigliare ad una porzione di intestino e presenta una sezione cilindrica con diametro variabile tra gli otto e i dodici millimetri. Il colore del tubo è sempre bianco candido e la lunghezza può superare i 10/12 cm, risultando, in tal modo, il più grande tra i policheti mediterranei con tubo calcareo rigido. La caratteristica che lo contraddistingue è lo splendido ciuffo color rosso-arancio molto vivo, ciuffo che raggiunge i sette/otto centimetri di diametro. Abitualmente vive isolato aderendo a substrati duri da pochi metri fino ad oltre cento di profondità. Frequenta preferibilmente i fondali detritici, dove aderisce a qualche piccolo sasso, ma non disdegna la roccia ne le poche superficie dure presenti sui fondali sabbiosi o melmosi, rappresentate da qualche relitto o qualche pietra sparsa. Simile alla precedente in tutte le sue caratteristiche ad eccezione del colore del ciuffo è Protula tubularia, il cui pennacchio si presenta bianco candido, con solo qualche sfumatura e striatura arancio o rosa.

Sabella spallanzani ha invece un tubo molto allungato, cilindrico, eretto e di consistenza quasi gommosa, incrostato di fine sedimento e sovente coperto da alghe epifite. Il pennacchio branchiale, che può descrivere fino a sei spire, ha un colorito molto variabile, con fondo arancio o giallo, e striature brune o viola. Il tubo può arrivare a 30-40 cm di altezza e il diametro del ciuffo può superare i 20 cm. Lo spirografo è il più noto, il più comune e anche il più grande tra tutti i vermi e vive in ogni tipo di ambiente, colonizzando rocce, sabbia, relitti, e qualsiasi altro tipo di substrato, anche in acque portuali. In natura ho avuto modo di osservare gli spirografi in gruppi spesso numerosi, a formare veri e propri “bouquet di fiori” quando, tutti insieme appassionatamente, sfoggiano i loro coloratissimi ciuffi…
Ma non è raro vedere anche spirografi solitari, grandi e maestosi. Gli esemplari più belli li ho sempre trovati sui relitti, su ogni tipologia di relitto, specie reti abbandonate aggrovigliate e cime di vario tipo. Sui fondali detritici e sabbiosi gli spirografi sembrano spuntare dal fondo, come fiori in un campo. I tubi vengono a volte colonizzati da molti altri invertebrati, tra i quali mi colpiscono le colonie di idrozoi (sui quali a loro volta si trovano splendidi nudibranchi) o i gruppi di crinoidi che utilizzano i tubi come substrato. Ma la cosa più bella che mi capitava fino a qualche tempo addietro e che ora si verifica sempre più raramente è lo spettacolo offerto dai cavallucci marini che, con le loro code prensili, si avvinghiano ai tubi degli spirografi.

E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.


TAGarticoli biologia spirografi
Messaggio precedenteIl relitto del Gazelle Next PostLa prima volta di Old Shark

Articoli correlati

pianeta azzurro premio tesi laurea

PREMIO “il Pianeta Azzurro” 2023/2024: aperte le iscrizioni

scorfano picchi di pablo elba

I Picchi di Pablo | Isola d’Elba

Conomurex persicus sicilia

Conomurex persicus (Swainson, 1821): Strombidae nello Stretto di Messina


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Banner 1

Garmin descent x501
Seac
Albatros Top Boat 2025
Mete subacque
Massub diving portofino square
OrangeShark Diving Malta
Aqualung
Mares
Mares
Seac
Beuchat
Aquaman
Scubapro
DiveSystem brand logo quadrato

Informazioni

  • Collabora con noi
  • Pubblicità

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Resta sempre aggiornato con la newsletter di Scubaportal.it

Please wait
Iscrivendoti alla newsletter accetti automaticamente la privacy di scubaportal.it by Zero Pixel

SCUBAPORTAL SOCIAL

Facebook Instagram Telegram Youtube
© Zero Pixel Srl - PIVA 09110210961 - info@scubaportal.it
  • Chi siamo
  • Home
  • Privacy
  • Cookie Policy
  • Contattaci
  • Avvertenze
Gestisci Consenso Cookie
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Preferenze
{title} {title} {title}
Cambia luogo
To find awesome listings near you!