Autore: Jason Heller
Come la maggior parte dei nostri lettori sa, noi abbiamo già comunicato la nostra intenzione di prendere posizione ed azione contro il Torneo dello squalo di Montauk ed abbiamo riferito delle successive minacce di morte che abbiamo ricevuto. Sono state coinvolte le autorità, e ringraziamo coloro che hanno espresso preoccupazione. Anche i giornali locali si sono occupati della situazione. Noi siamo abitanti di New York seri e non abbiamo paura di prendere posizione per quello in cui crediamo… ed il pubblico se ne sta rendendo conto, lentamente ma in modo inequivocabile. Il CNN ha appena seguito un altro torneo dello squalo chiedendo agli osservatori "Sport dell’abuso animale?".
Il 14 giugno 2008 ci siamo recati a Montauk, New York per il 22mo Torneo annuale dello squalo di Montauk presso lo Star Island Yacht Club. Montauk è localizzato nello Hamptons (anche se tecnicamente non un "Hampton") alla estremità di Long Island, a circa di 3 ore di auto da New York City. E’ davvero una spiaggia bella e caratteristica per gli abitanti di New York che io visito da molti anni. Conosco il torneo di pesca dello squalo di Montauk da anni, ma non ho mai capito la scala e la gravità dell’evento prima di essere stato contattato dalla Humane Society d’America. Questo è discutibilmente il più grande torneo di squali degli Stati Uniti, possibilmente rivaleggiato solamente dal torneo Oak Bluffs che ha luogo a Martha’s Vineyard. Nel 2007 la Humane Society ha posto fine con successo ad un altro grande torneo dello squalo americano a Destin Florida. Durante l’evento del 2006, un squalo Martello mutilato fu messo in mostra mentre i bambini guardavano con orrore. Il consiglio di amministrazione del torneo dello squalo di Destin fu svergognato dalla pubblicità negativa generata dalla Humane Society, dai giornalisti, e dagli altri cittadini interessati. Come diciamo, un’immagine vale mille parole, e per fortuna il torneo di Destin cessò di esistere. Gli organizzatori del torneo dello squalo di Montauk devono aver preso a cuore questo fatto, ed hanno affrontato tutti i fotografi che riprendevano l’evento ed hanno minacciato di allontanarci dall’evento perché era tenuto su proprietà privata. Ricordate il vecchio adagio "qualsiasi pubblicità è buona pubblicità"? Bene, evidentemente non per i tornei dello squalo.
Era il fine-settimana della festa del Papà il giorno del torneo degli squali di Montauk. I genitori portavano i loro bambini in prima fila per assistere alla mutilazione brutale di questi animali belli e perfettamente disegnati. Molti bambini, ancora molto giovani ed innocenti, osservavano il massacro con sguardi che posso definire solamente come un misto di paura e curiosità. C’erano chiaramente alcuni che pensano che squartare gli squali e guardare il sangue che scorre sulla banchina e lanciare la maggior parte delle parti di corpo in un bulldozer per la rimozione sia "eccitante." Ma la realtà è che essi stanno facendo così con l’approvazione da parte dei loro genitori che pensano che questo atto brutale sia moralmente accettabile. Questi genitori permetterebbero forse ai loro giovani bambini di star ad osservare i cacciatori mentre trascinano cervi o bovini per essere decapitati o smembrati pubblicamente? Per tutta la giornata i presentatori hanno distribuito ai bambini anche libri colorati, ed annunciato fatti su ogni specie di squalo. In definitiva questa sarebbe l’unica "istruzione" che queste giovani menti impressionabili riceverebbero riguardo agli squali alla cui macellazione essi sono stati testimoni.
Quest’anno il vincitore è stato un bello squalo volpe di 353 libbre. La maggior parte erano squali volpe, blu o mako. Due squali tigre che pesavano rispettivamente 436 libbre e 515 libbre furono portati troppo tardi e non poterono essere ammessi alla competizione. Si disse che, ironia della sorte, la barca fosse stata presa in una rete da pesca scartata e da qui il tardato arrivo. Da una mia inchiesta fra i pescatori risultò che tutti presero, e rilasciarono un numero esponenzialmente più grande di squali rispetto a quelli portati a riva. Solamente i più grandi sarebbero entrati nella competizione. Una rapida occhiata ai forum on-line di pesca conferma che da molte barche furono presi e rilasciati fino a venti squali blu prima di decidere che esemplare scegliere per il torneo. Chiaramente la maggior parte di questi squali sarebbero morti più tardi, nonostante l’affermazione da parte degli organizzatori del torneo che prendere & liberare è un’attività etica. Devo ammettere che dopo avere parlato coi pescatori, essi non sono assassini assetati di sangue o persone di moralità distorta. Sono persone normali come Voi e me, e sono semplicemente incuranti delle condizioni di questi animali. Per loro, gli squali sono semplicemente grandi pesci che sono in numero abbondante sulla terra perchè l’uomo li possa mangiare. Eppure queste creature non sono più abbondanti, e l’intenzione della loro rimozione non porta certo sostentamento. I tornei di squalo offrono semplicemente il brivido di una caccia, e premi per la più grande carcassa. Per combattere questa percezione i tornei offrono pubblicamente alcuni degli squali commestibili a chiese locali e banche di cibo. Una delle maggiori, Long Island Cares ha rifiutato formalmente le offerte gratis a causa del modo immorale con cui è acquisito il cibo. I tornei forniscono anche ricerche sugli squali con accesso agli squali per registrare informazioni sulla taglia, la dieta e la popolazione, ma i ricercatori confermano che questi dati possono essere acquisiti in modo diverso.
Jaws
Il personaggio Quint dal film Jaws si basava su Frank Mundas, un cacciatore di squali di Montauk, New York che detiene il record per il più grande squalo bianco che sia mai stato pescato – un esemplare da 4.500 libbre nel 1964. Il Capitano Mundus era presente al torneo dello squalo di Montauk del 2008, per vendere ritratti autografati e promuovere un nuovo amo da pesca che a suo dire sarebbe più sicuro per il grande numero di squali che sono presi e rilasciati. Molti degli squali rilasciati morranno a causa di danni causati essendo stati presi all’amo, infatti spesso questi ami rimangono nel loro stomaco o lacerano la loro faccia e le loro mandibole ed impediscono la possibilità di mangiare. Il Capitano Mundas stesso attesta questo fatto. Il fatto che alcuni di questi problemi vengano ammessi è l’inizio di una soluzione. Una delle spettatrici del torneo degli squali di Montauk ha commentato che lei era eccitata perché non aveva mai visto un squalo vivo in precedenza, bene, quel fatto non è cambiato dopo il torneo.
Tornei di squalo in America
100 milioni a 1 – Questo è il rapporto di squali uccisi rispetto agli esseri umani nel 2007. Il numero medio delle morti violente negli ultimi due decenni, secondo l’International Shark File, è stato di cinque. Se paragonata alla media di diciotto morti violente causate da cani, abbiamo maggiori ragioni di temere Fido che Jaws. Comunque il film Jaws occuperà per sempre il suo posto come leggenda culturale ed ha condotto alla demonizzazione ed alla decimazione di una specie che è essenziale perchè il più grande ecosistema del mondo da cui noi dipendiamo possa funzionare in modo adeguato. Fin da quando il film Jaws è uscito nelle sale, i media hanno dato enfasi agli attacchi di squali. Se un turista è straziato da un orso grigio nel bosco, la società non dà la colpa all’orso – possiamo ringraziare Yoghi o Smokey per quell’immagine. Ma se mettete piede nell’oceano e sieti morsi da un squalo, ne conseguirà un grande seguito mediatico. Anche se c’è stato un aumento degli attacchi di squalo documentati col tempo, questo non rappresenta un aumento nella popolazione di squali. Infatti è vero l’esatto contrario. Questa statistica significa che la popolazione umana è sempre crescente e che trascorriamo tantissimo tempo nell’oceano. Inoltre, il migliorare delle informazioni ha provocato un processo più efficiente di documentazione di questi fatti, così può darsi che in realtà questi numeri siano potuti diminuire col tempo perchè in precedenza non venivano segnalati.
Non c’è nessun modo per controllare veramente l’accuratezza delle cifre storiche. Quello che sappiamo è che alcune specie di squalo sono state ridotte del 90% negli ultimi decenni, così è possibile che gli incidenti siano diminuiti. I governi in tutto il mondo stanno presentando ed approvando leggi per limitare e perfino bandire la pesca dello squalo, come l’Atto della Conservazione dello Squalo recentemente passato negli Stati Uniti nel 2008. In un’era di bisogno ambientale, i media e l’umanità possono sostenere di pensare all’ambiente, ma noi non vogliamo che la storia si ripeta venendo meno alla nostra responsabilità, ed avvicinandosi ancora ad ogni ecosistema con l’intenzione di dominarlo. La migliaia di squali presi nei tornei estivi lungo tutte le coste orientali ne costituiscono un testamento.
Gli scienziati ed i ricercatori in modo crescente hanno guardato in tutto il mondo ai subacquei e ai fotografi subacquei come occhi supplementari ed orecchi nell’oceano. Noi stiamo divenendo più attivi e coinvolti nel creare consapevolezza della situazione e della decimazione di intere popolazioni di squali. Gli squali sono particolarmente importanti perché sono un predatore di apice vitale, e secondo la vostra prospettiva, o sono parte dell’equazione bilanciata della selezione naturale o parte del ‘disegno intelligente’ del mondo. Il problema focale e primario riguardo gli squali è l’illegale ed immorale commercio delle loro preziose pinne, richiesta che viene principalmente dall’Asia. Lo status symbol che la zuppa di pinna di squalo rappresenta è divenuto in modo crescente accessibile ad una classe media e superiore che cresce in tutta l’Asia. Una porzione significativa dell’approvvigionamento di pinna di squalo proviene spesso dalle acque dell’America meridionale e centrale; in queste acque anno dopo anno milioni di squali vengono privati delle pinne da vivi e gettati di nuovo nell’oceano per morire di morte lenta e violenta. Il recente film Shark Water ha documentato il presunto coinvolgimento di Hong Kong e della mafia di Taiwan. Il commercio di pinna di squalo oggi è l’equivalente del commercio d’avorio prima del bando del 1989 che ha protetto da allora gli animali che lo producono.
C’è comunque un altro pericolo che incombe di nuovo per gli squali proprio a casa nostra – i tornei di squalo americani. Questi eventi glorificano la morte violenta degli esemplari più grandi e più sani della popolazione locale. Combiniamo questo con la maturità riproduttiva lenta, un piccolo numero di nati, un’ulteriore rimozione dall’ecosistema a causa di ragioni commerciali, la pesca sportiva ed il commercio illegale delle pinne, ed il risultato è una ricetta per il disastro per questi predatori di apice vitale. Anche i pescatori di squali saranno i primi ad ammettere che anno dopo anno la taglia degli squali che essi catturano si sta progressivamente riducendo.
Quando noi vediamo un squalo rimosso dall’oceano ed ucciso, noi vediamo eliminata la minaccia percepita, creata dai media. È importante mantenere l’equilibrio della catena di cibo reinstradando le nostre paure e riconoscendo che essi sono privi di protezione. Piuttosto che presumere arrogantemente che l’oceano è il dominio dell’uomo, dobbiamo rispettare gli animali che rappresentano il nostro futuro. Dovremmo avere paura solamente quando scompaiono, perché poi potrebbe toccare a noi.
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