• Home
  • News
  • Articoli
    • Apnea
    • Archeosub
    • Foto-Video sub
    • Immersioni
    • Interviste
    • L’esperto risponde
    • Laboratorio
    • Medicina e tecnica
    • Norme
    • Operatori
    • Prodotti di Subacquea
    • Prodotti Foto-Video sub
    • Snorkeling
  • Viaggi
    • Offerte viaggi sub
    • Africa
    • America
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • ScubaList
    • Elenco operatori
    • Strutture in evidenza
    • Strutture preferite dagli utenti
    • Strutture con offerte speciali
    • Cambia località
    • Aggiungi la tua struttura
    • Cerca Struttura
    • Registra la tua struttura
  • ScubaZone Magazine
  • Forum
  • Podcast
  • Zero Pixel
  • Contatti
  • Home
  • News
  • Articoli
    • Apnea
    • Archeosub
    • Foto-Video sub
    • Immersioni
    • Interviste
    • L’esperto risponde
    • Laboratorio
    • Medicina e tecnica
    • Norme
    • Operatori
    • Prodotti di Subacquea
    • Prodotti Foto-Video sub
    • Snorkeling
  • Viaggi
    • Offerte viaggi sub
    • Africa
    • America
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • ScubaList
    • Elenco operatori
    • Strutture in evidenza
    • Strutture preferite dagli utenti
    • Strutture con offerte speciali
    • Cambia località
    • Aggiungi la tua struttura
    • Cerca Struttura
    • Registra la tua struttura
  • ScubaZone Magazine
  • Forum
  • Podcast
  • Zero Pixel
  • Contatti
Più di un portale di subacquea
Click and Travel
Home Senza categoria Ritrovamento di 85 perle

Ritrovamento di 85 perle

28/05/2015

Autore: Gianpiero Piva

Una ventina di anni fa, a Hurgada in Egitto sul mar Rosso, ho trovato un’ostrica perlifera (Pinctada Margaritifera “credo” erythrensis) con all’interno 85 piccole perle e con in più molte mezze perle nel mantello su entrambe le valve. Di questo ritrovamento e dell’estrazione ho anche il filmato; inoltre sono in possesso della certificazione con radiografie di perle e conchiglia effettuata del CISGEM – Centro Informazione e Servizi Gemmologici di Milano.

Devo precisare che le piccole perle che ho trovato erano 85 ma una l’ho data alla ragazza presente al ritrovamento, mentre 2 sono andate perse. Per questo motivo la certificazione riguarda 82 “ovoidi irregolari” (complessivamente c.a 14 carati, corrispondenti a più di 55 grani), che sono tuttora in mio possesso. Nella certificazione si parla di perle e concrezioni calcaree: sono tali quelle piccole formazioni che, pur non avendo le sufficienti stratificazioni tali da definirle vere e proprie perle, sono comunque composte di madreperla (aragonite) al pari delle altre formazioni perlifere.

All’epoca sapevo che poteva essere un caso non frequente un ritrovamento come il mio, anche se le strade della cittadina erano piene di locali che vendevano ai turisti conchiglie e coralli. In seguito ho approfondito la cosa e lo scorso anno sul Web ho letto che le perle naturali sono diventate rarissime, costituendo oggi esemplari da collezione che gli amatori si scambiano direttamente e per i quali è impossibile stabilire una quotazione legata a parametri fissi quali peso, forma o colore.

Sempre su internet si legge, tradotto in tutte le lingue principali: “Le perle naturali o perle fini, sono estremamente rare. In natura, solo una su 10.000 ostriche produrrà una perla. Di queste, solo una piccola percentuale raggiungerà la dimensione, la forma e il colore di una gemma desiderabile. Le probabilità di trovare una perla naturale perfetta sono circa uno su un milione. A causa della loro rarità le perle naturali non si trovano quasi mai nella maggior parte dei negozi di gioielli. La maggior parte delle perle per la vendita nel mercato di oggi sono perle coltivate.” Da: www.pearlhours.com/index.php?natural-pearls-cutltured-pearls.html 
Al di la dell’enfasi e dell’attendibilità di tali stime e percentuali, magari funzionali ad incrementare il valore delle perle naturali, non penso vi siano dubbi sul fatto che il loro ritrovamento sia un caso piuttosto raro.
Si legge infatti ed è un dato universalmente conosciuto che solo le ostriche di acqua dolce hanno produzioni plurime di perle e nella coltivazione di quelle di acqua salata si innesta solo un perla per ogni ostrica, nonostante ciò molti innesti non vanno comunque a buon fine.
Nella mia ricerca, durata mesi, ho trovato la notizia del ritrovamento di un’ostrica con 150 perle nel celebre libro di Jules Verne “20.000 leghe sotto i mari”, nell’edizione inglese. Lo stesso capitan Nemo sembra avere però dei dubbi. Sapendo che spesso Verne riportava notizie di pubblicazioni scientifiche ho cercato ancora ed ho trovato una traduzione pedestre in italiano sul GIORNALE DI FISICA, CHIMICA E STORIA NATURALE; 1. BIMESTRE DEL 1809. In essa si dice che se ne sono vedute fino a centocinquanta nella medesima ostrica, ma non viene riportato nulla sul suo ritrovamento e non c’ è nemmeno un disegno dell’esemplare.
Ho trovato invece una notizia più recente, in tutte le lingua principali e pubblicata tra gli altri sulle pagine on-line dei quotidiani The Telegraph, Il Corriere della Sera e La Repubblica, vedi:
http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/ostrica-record/1.html
sul ritrovamento a Tyro in Libano nel 2008, da parte di una certa Amale Salha, di una Pinctada con 26 perle.
A tale proposito si parla di valore inestimabile e di inserimento nel libro dei “Records Guinness”; in seguito però non si sono più avute notizie, il reperto sembra sia ancora nel ristorante dove è stato trovato ma non è stato inserito nel Guinness dei primati; La mia ostrica sembra decisamente più significativa di quella trovata in Libano sia per le dimensioni e caratteristiche di ostrica e perle, nonché, ovviamente, per il numero di perle molto più consistente.
L’unico altro caso documentato trovato mi è stato segnalato dalla dr.ssa Monica Leonardi, collaboratrice del Museo di Storia Naturale di Milano, si tratta della foto di una radiografia di una Pinctada o Meleagrina con una quindicina di perle o mezze perle (la qualità dell’esame radiografico non permette di distinguerle) sul libro “Gemmologia” Cavenago & Bignami Gemmologia, volume II, pagina 1125, figura 901, pubblicato nel 1972 da Ulrico Hoepli.

Preciso che, in base alla foto pubblicata a corredo di questa informazione, a prima vita la mia ostrica sembra più “interessante”; inoltre la Pinctada ripresa non esiste sicuramente più, perché pescata solo per ricavare madreperla e perle per gioielli.
Non so se la mia ostrica rappresenti l’eccezione che conferma la regola e quindi meriterebbe in se una notevole attenzione o se ho trovato una sottospecie sconosciuta che ha la straordinaria capacità di produrre più perle contemporaneamente. In questo caso, se la si riuscisse a coltivare, potrebbe moltiplicare la produzione di perle di acqua salata, anche di notevoli dimensioni, dato che le sue valve sono particolarmente concave, inoltre potrebbe contribuire a salvare un genoma che potrebbe estinguersi.
Mi rendo conto che il valore commerciale (per ricavare gioielli) delle perle che ho trovato non può essere molto elevato, perché, a parte le blister, piuttosto grosse ma irregolari, le altre sono molto piccole, solo poche sono di discrete dimensioni, tra le quali ultime una barocca grigia. Credo comunque che sia altra cosa il valore dal punto di vista scientifico e ritengo che possano essere interessati istituti scientifici, università, musei ed acquari.

È assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo presente in questo articolo senza il consenso dell’autore.


Messaggio precedenteGuida all'identificazione dei pesci marini Next PostAtlante di Flora e Fauna del Reef

Articoli correlati

Sea life sea dragon mini

SEALIFE Sea Dragon Mini 1600 e 1200 Power Kit   

Andrea Murdock Alpini: nuove spedizioni, nuove storie, stesso spirito nomade

record zecchini 113 apnea 2025

Alessia Zecchini firma il suo 40° record mondiale: -113 metri in assetto costante con pinne


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Banner 1

Garmin descent x501
Seac
Albatros Top Boat 2025
Mete subacque
Camel rotazione
OrangeShark Diving Malta
Aqualung
Mares
Mares
Seac
Beuchat
Aquaman
Scubapro
DiveSystem brand logo quadrato

Informazioni

  • Collabora con noi
  • Pubblicità

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Resta sempre aggiornato con la newsletter di Scubaportal.it

Please wait
Iscrivendoti alla newsletter accetti automaticamente la privacy di scubaportal.it by Zero Pixel

SCUBAPORTAL SOCIAL

Facebook Instagram Telegram Youtube
© Zero Pixel Srl - PIVA 09110210961 - info@scubaportal.it
  • Chi siamo
  • Home
  • Privacy
  • Cookie Policy
  • Contattaci
  • Avvertenze
Gestisci Consenso Cookie
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Preferenze
{title} {title} {title}
Cambia luogo
To find awesome listings near you!