L’inchiesta sulla scomparsa di Ugo Coppola, sub 54enne disperso il 13 agosto durante un’immersione al Relitto del Paguro, sulla costa ravennate, si concentra ora su certificati medici e documentazione relativa alle sue abilitazioni subacquee. I documenti sequestrati attestano problemi cardiaci e diabete, condizioni che per la Procura di Ravenna assumono particolare rilievo nel valutare se il subacqueo fosse idoneo a immersioni fino a 40 metri di profondità, una soglia considerata critica per chi presenta patologie di questo tipo o una limitata esperienza.
Analisi dei brevetti conseguiti
Nel corso degli anni, Coppola aveva conseguito diversi brevetti, a partire dal primo livello ottenuto nel 2019 a Pescara, valido per immersioni fino a 18 metri. Successivamente aveva ottenuto ulteriori abilitazioni che gli permettevano di raggiungere i 40 metri e di utilizzare la muta stagna. Particolare attenzione è rivolta al brevetto rilasciato nel febbraio 2024 a Montegrotto Terme, che autorizzava immersioni a profondità considerate critiche per chi presenta condizioni di salute particolari o scarsa esperienza.
Indagine su formazione, autorizzazioni e responsabilità
La Procura ha iscritto nel registro degli indagati due persone con l’ipotesi di omicidio colposo. L’indagine punta a verificare la validità e la regolarità dei brevetti rilasciati, soprattutto alla luce delle condizioni mediche pregresse. Le testimonianze raccolte delineano il profilo di un subacqueo determinato ma, secondo alcuni istruttori, non sempre preparato per gestire immersioni impegnative. Un’istruttrice di Pescara ha dichiarato di avergli negato il rilascio di un brevetto, ritenendo che le sue condizioni non fossero compatibili con immersioni profonde.
Esame delle attrezzature e delle dinamiche della spedizione
Oltre alla documentazione sanitaria e ai brevetti, sono state sequestrate e analizzate le attrezzature utilizzate durante l’immersione. L’inchiesta mira a chiarire chi abbia autorizzato l’immersione di Coppola e se siano stati rispettati i criteri di sicurezza in relazione al percorso formativo seguito dal subacqueo.
Proseguimento delle indagini
La Procura prosegue nella raccolta di documentazione medica e testimonianze, in attesa degli esiti degli esami tecnici sulle attrezzature. Il fulcro dell’inchiesta rimane la valutazione delle responsabilità connesse al rilascio dei brevetti, alle autorizzazioni per l’immersione e al rispetto dei protocolli di sicurezza per subacquei con patologie accertate.
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