Ci siamo chiesti: ma perché mai un sub dovrebbe lasciare a casa la maschera? È piccola, essenziale e deve adattarsi al tuo viso. Eppure… succede. Con un po’ di ironia, proviamo a capire perché.
I mesi di luglio e agosto in un diving possono essere più caldi del previsto, non tanto per le temperature africane che fino ad ora hanno messo a dura prova deodoranti e creme solari, quanto per l’afflusso dei “vacanzieri”, ovvero dei rappresentanti del turismo subacqueo in vacanza.
Quando si è in ferie, si tende a staccare davvero la spina: i pensieri si alleggeriscono, le responsabilità sembrano svanire e si entra in modalità “tutta spiaggia, zero stress”.
Lo si nota anche da come si guida l’automobile nel traffico delle mete rivierasche, ma questo è un altro discorso!
Fin qui tutto normale: dopo un anno di lavoro, uno stacco dallo “stress della vita moderna” ci sta. Ma un dubbio amletico sorge spontaneo: perché tanti subacquei brevettati, in vacanza al mare, consapevoli del fatto che almeno un’immersione la faranno comunque, scelgono di non portarsi dietro la propria attrezzatura?
Per gioco e con un pizzico di ironia ho individuato cinque motivi ricorrenti:
5 motivi per cui i subacquei scelgono di non portarsi in vacanza la propria attrezzatura
1. Costi di bagaglio esorbitanti
Se la meta prescelta è esotica e raggiungibile solo in aereo l’extra bagaglio per le attrezzature subacquee può far lievitare il costo del volo in maniera imbarazzante. Mi sembra un ottimo motivo per evitare ulteriori stress, a meno che i siti d’immersione che andrai a visitare non richiedano attrezzature specifiche che difficilmente troverai in loco.
2. Peso e ingombro
I diving liguri, ad esempio, sono per la maggior parte frequentati da subacquei provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia.
Pertanto i siti d’immersione sono mediamente raggiungibili in 2 – 3 ore di viaggio in automobile. L’attrezzatura indubbiamente occupa spazio e pesa sugli ammortizzatori e le strade liguri mettono a dura prova ogni tipo di mezzo di trasporto.
Con tutta probabilità il pensiero principale di questi subacquei in vacanza al mare non è fare l’immersione. Altrimenti non mi spiego il comportamento di chi, come me ad esempio, è disposto ad qualunque sacrificio pur di portarsi dietro l’attrezzatura completa… compreso un divorzio!
3. Paura di danneggiare o perdere l’attrezzatura
Ogni pezzo della personale configurazione è un piccolo tesoro: danneggiare una muta su misura o perdere una torcia da centinaia di euro possono trasformare un tuffo spensierato in un incubo.
4. Dotazione personale incompleta
I sub alle prime armi spesso rimandano l’acquisto dei componenti più costosi, preferendo noleggiare ciò che manca. Quasi tutti i diving sono ben forniti di mute, gav, pinne ed erogatori e prenderli a noleggio per una immersione occasionale può essere una buona idea, a patto di non aspettarsi gli ultimi modelli di grido o le grandi marche.
A questo proposito una valida alternativa potrebbe essere quella di rivolgersi al mercato dell’usato a patto che sia verificato e garantito.
Leggi il mio articolo “Quanto costa l’attrezzatura subacquea“per farti una idea più chiara di cosa intendo.
5. Comodità da vacanza
Vuoi mettere la comodità (un po’ anche la goduria secondo me) di presentarti la mattina al diving in costume, ciabatte, asciugamano e null’altro? Non ha prezzo, o quasi!
Ma la maschera no. Quella non lasciarla a casa
Eppure c’è un componente dell’equipaggiamento che dovresti acquistare prima possibile e che non puoi mai lasciare a casa: la maschera.
Perché? Semplice! La maschera è la tua estensione subacquea, come le branchie per un pesce. Potresti mai rinunciarci o accontentarti di quello che trovi? Non credo.
Mettila nello zaino, nella borsa del/la tuo/a compagno/a o nel sacchetto dei giochi dei tuoi figli, ma portala sempre con te.
Se la lasci a casa, rischi di immergerti tra “le nebbie agli irti colli” anziché tra la flora e la fauna marina.
E fidati: non c’è filosofia Zen che tenga quando l’acqua ti arriva fino alle sopracciglia!
Articolo a cura di Orante Trabucco, responsabile di: Tre 21
Letture correlate:
10 segnali dalla tua attrezzatura subacquea che non puoi ignorare