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IRC

28/05/2015


Pochi
gesti possono salvare la vita: impariamo ad intervenire

Un progetto di IRC Comunità – Il contributo di DAN Europe

Come è nata l’iniziativa ed in cosa consiste?
Da circa 10 anni l’IRC (Italian Resuscitation Council) si è assunto il
compito di diffondere la cultura dell’emergenza sanitaria su tutto il territorio
nazionale.
L’idea è nata dall’entusiasmo di chi, medico e non, ritiene che il salvare una
vita sia un dovere di tutti e che di tutti, pertanto, debba essere la capacità
di poterlo fare in caso di emergenza.
Nasce così "IRC Comunità" e non a caso prende vita proprio nel 2004, "l’Anno
del Cuore
"!

Chi è IRC Comunità e cosa fa?
IRC Comunità
è un’Associazione di persone, ma raccoglie le istanze di
Organizzazioni, Enti ed Istituzioni sia pubbliche che private.
Scopo primario di questa Associazione è quello di salvaguardare la vita umana
attraverso la diffusione della rianimazione cardiopolmonare (RCP), dell’uso del
defibrillatore automatico e della cultura sanitaria in materia di assistenza in
emergenza, con particolare riguardo alla informazione e formazione di
coloro che non appartengano alle professioni sanitarie.

Chi sono i promotori?
IRC Comunità è stata promossa da individui e da organizzazioni che hanno a
cuore lo sviluppo della cultura della vita e che rappresentano ampi settori
della Società civile.
Molte realtà hanno già aderito a IRC Comunità ed in particolare associazioni di
volontariato, professioni sanitarie, Vigili del Fuoco e Polizia di Stato, enti
aeroportuali, comunità scolastiche, organizzazioni ed enti sportivi.
In particolare, per quanto concerne le attività subacquee, la costituzione di
questo primo nucleo di IRC Comunità ha già incontrato il consenso di ANIS, DAN
Europe e PADI, le quali ritengono che la cultura del Primo Soccorso sia parte
integrante della sicurezza in immersione.

Come s’inserisce la subacquea in questo contesto?
Nel nostro paese in seguito ad accurate indagini si ritiene che, in casi di
arresto cardiaco improvviso, i tempi ottimali di intervento dei servizi di
emergenza medica (118) in aree particolarmente organizzate (centri urbani) non
possano essere inferiori agli 8 – 15 minuti.
Questi tempi sono troppo lunghi per garantire l’efficacia del soccorso poiché
danni cerebrali irreversibili possono manifestarsi dopo appena 5 – 6 minuti di
mancato apporto di ossigeno al cervello e richiedono quindi una capacità di
intervento immediato, prestata da chiunque sia stato addestrato a farlo e che si
trovi già sul posto.
Le attività subacquee oltretutto per propria natura si svolgono in un ambiente
“straordinario” e quasi sempre in zone relativamente isolate, cosa che può
essere causa di ulteriore ritardo nei tempi di intervento delle strutture
esterne, pertanto la capacità di prestare un soccorso adeguato da parte dei
presenti assume un’importanza ancora più rilevante.
E’ quindi più che giustificato che, nell’ottica della nascita di IRC Comunità,
la "Comunità" dei subacquei sia giustamente rappresentata e fornisca il suo
contributo.

Il contributo del DAN Europe e la sua funzione in IRC Comunità.
DAN Europe, che da oltre 10 anni promuove in tutta Europa la “cultura” del
soccorso, ha quindi aderito a questa iniziativa con particolare entusiasmo ed il
Prof Marroni è stato incaricato dal gruppo "sub" di rappresentarlo in seno al
primo Consiglio Direttivo di IRC Comunità.


Quali
saranno gli obiettivi da raggiungere nell’immediato?
Le prime azioni che IRC Comunità ha in programma sono:

  • Diffondere presso il grande pubblico su tutto il territorio nazionale le
    linee guida IRC mediante corsi di formazione per non medici realizzati
    attraverso una rete di istruttori anch’essi non necessariamente medici
    precedentemente istruiti, preparati, formati e certificati da IRC;
  • Cooperare con associazioni, organizzazioni e istituzioni interessate
    alla stesura dei programmi di addestramento alla rianimazione, alla
    defibrillazione ed alle prime manovre salvavita destinati a tutti i
    potenziali utenti non medici;
  • Promuovere e diffondere la formazione di una coscienza pubblica e
    l’educazione alla cultura dell’emergenza sensibilizzando l’attenzione del
    mondo scientifico, delle istituzioni, della scuola e degli apparati di
    informazione alla pratica della RCP, all’uso del defibrillatore e ai
    problemi connessi all’emergenza sanitaria;

Gli istruttori subacquei che già tengono corsi di PS ed RCP come saranno
inquadrati?
Una delle prime azioni di IRC Comunità sarà quella di unificare le linee guida
di intervento per non disperdere il patrimonio della cultura del soccorso già
presente in seno alle organizzazioni che se ne sono finora occupate attivando
percorsi formativi specifici.
Ove necessario saranno organizzati corsi e seminari di aggiornamento per
consentire l’adeguamento delle certificazioni degli istruttori che avverranno
con modalità simili a quelle dei ben noti "cross-over".

E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del
testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.


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