Le isole delle Farasan Banks, in Arabia Saudita, sono tornate a far parlare della loro magica realtà, riaperte al turismo subacqueo pochi anni fa. La concentrazione delle immersioni si svolge al centro del lungo tratto di mare, esattamente alle Farasan Bank, dove le isole di banchi coralligeni affiorano alla superficie del mare per pochi metri.
I reaf affioranti si presentano come linee orizzontali di sabbia chiara nel blu intenso, tra cielo e acqua. Sott’acqua le pareti scendono diramandosi tra ripide discese e pianori che si intercalano lungo le profondità dove è facile incontrare varie specie di squali tra cui i Martello. Su queste isole gli uccelli marini ne hanno fatto un rifugio sicuro e le tartarughe depongono le uova.

Periodo consigliato, logistica e arrivo al porto
La gestione delle autorizzazioni e permessi per la navigazione delle barche crociere subacquee, è gestita dalla stessa Arabia. Oggi è meta gettonata dai subacquei tra i mesi di febbraio e aprile per riprendere a fine settembre per tutto il mese di ottobre e metà dicembre. Il fuso orario è due ore in avanti rispetto all’Italia. Il percorso di navigazione andata e ritorno della barca sub corrisponde a circa venticinque miglia. Le immersioni si concentrano ai bordi dei reaf, dove la corrente del mare si infrange.
L’inizio della crociera subacquea: da Al Lith a Brow Reef Doha
La decisione di partire è stata improvvisa. La curiosità ha superato le difficoltà organizzative dell’ultimo momento, e pronti via! Il volo di linea accoglie un pubblico arabo che sta andando in pellegrinaggio. Atterrati a Jedda, incontro altri due italiani all’appuntamento organizzato dall’agenzia cui mi sono rivolta. L’assistente dell’agenzia a cui mi sono rivolta, all’aeroporto ci comunica che dovremo aspettare l’arrivo di altri ospiti francesi e inglesi per partire col pulmino che ci condurrà al porto di Al Lith, dove ci aspetta la barca. Il viaggio in pullman previsto di due ore e trenta si trasforma in un viaggio lungo quattro ore, causa traffico locale incredibile! Arriviamo al porto alle quattro del mattino. L’aria è calda e la stanchezza si fa sentire. La barca è ormeggiata al molo. Andrea la nostra guida subacquea ci accoglie insieme a due suoi aiutanti. Il sonno ora è scomparso insieme all’adrenalina di iniziare questa avventura sommersa in queste isole tanto nominate.
Dopo gli ultimi controlli documenti ecc…, la barca lascia il porto per dirigersi a Brow Reef Doha dove verso le 12,00 ci tuffiamo con le guide per il check. Ripresa la navigazione, la stanchezza scema per lasciare spazio al piacere del blu intenso del mare, dell’aria fresca, degli uccelli che seguono la barca e null’altro.
Sul mare ci siamo solo noi con la barca su cui viaggiamo.
La barca, ancora per la prima notte a ridosso del reef dove ci tufferemo al mattino successivo per il primo incontro con questo mare affascinante e incontaminato.
La quantità di uccelli che gioca attorno alla barca mentre il vento leggero culla la nostra barca, è incredibile. La sera, il tramonto ci premia con i colori intensi che solo il mare può offrire. La mente si inebria degli infiniti toni del rosso che si trasformano in viola, giallo, sino al grigio tenue per sciogliersi nel delicato colore blu scuro della notte sul mare. Ora nel buio della sera, attorno alla barca gli squali Seta affiorano attirati dalle luci. Inimmaginabile questo spettacolo. Seduta a poppa sulla banchina di legno, osservo incredula. Gli squali sono a solo un metro da me e gironzolano attorno alla barca in superficie.
La notte sprofondo nel sonno senza opporre resistenza.

Prime immersioni e primi incontri: Long Reef Sud
La mattina successiva sveglia alle sei per il tuffo a Long Reef sud.
La magia di queste acque si presenta al primo tuffo: paesaggi di cadute rocciose verticali che si perdono nel blu intenso. Canali che farebbero impazzire chiunque ama entrare e uscire tra le rocce e nei tunnel sommersi. Colori e vita ovunque.
I giorni sono scanditi dall’orario immersioni che ci regalano immagini incredibili: squali, barracuda, tartarughe, coralli molli rosa e rossi, spugne di ogni genere mai viste. I colori sono emozioni da respirare distribuiti tra il cielo e il mare. Durante le soste doverose, non posso che scattare e osservare il comportamento degli uccelli sulla barca. Persino una rondine ha deciso di alloggiare in barca. La sera si consuma tra il piacere di condividere con tutti i subacquei le immagini scattate durante le immersioni. Poi il sonno avvolge le emozioni per essere pronti alla sveglia all’alba del giorno dopo.

Emozioni e incontri ravvicinati al reef Cioppy
Il terzo giorno la prima immersione è al reef Cioppy, ore 7.00.
Tuffata dal gommone, avverto un dolore all’orecchio. Sono certamente scesa troppo in fretta e il timpano fa male. Segnalo alla guida che mi fermo a 25 metri e li aspetto sul pianoro perché il dolore non passa. Ingoiati dal blu, le loro bolle mi indicano la posizione. Il dolore non passa non riesco a scendere di più. Il pianoro di polvere bianca coralligena sembra una terrazza piana e ampia che ti permette di sporgerti verso il blu e osservare tutto attorno. Il bordo dove degrada nell’infinito, è contornato da ciuffi di anemoni e coralli molli che formano un parapetto colorato nel blu cobalto. Al di fuori del parapetto inizia la discesa profonda della parete del reef che scivola all’infinito.
L’incontro con la tartaruga: un momento indimenticabile
Gironzolo sul pianoro con il dolore all’orecchio che non passa. Ho deciso di aspettare il gruppo al suo ritorno. Il mio sguardo è rivolto al blu, quando qualcosa attira la mia attenzione. Dietro a un grande masso alla mia sinistra, intravedo un movimento. Non respiro, non mi muovo.
Una tartaruga si dirige verso di me. Resto in apnea. La osservo avvicinarsi a me con calma ma, decisa.
Ora è vicina, vicinissima. Inizio a scattare senza flash per non disturbarla. Mi guarda sembra sorridere, mi sfiora, non mi muovo e scatto. Lentamente poi si allontana. Esulto, troppo bello troppo fantastico! Il cuore batte forte per l’emozione, riprendo a respirare. Il gruppo è a pochi metri da me sulla via del ritorno. Emergo con la luce del sole che illumina la superficie del mare. Il gommone ci recupera e ci riporta alla barca. Corro in cabina per scaricare le immagini di questo momento irripetibile.

Pareti verticali e coralli spettacolari al reef Cioppy
Il pomeriggio torniamo al reef Cioppy, per visitare la parete a sinistra che scende verticale nel nulla.
Scendiamo dall’angolatura del reaf che ci protegge dalla corrente. Scivoliamo sul piccolo pianoro dove il mattino ho incontrato la tartaruga per proseguire poi sulla parete che sprofonda nel blu scuro inquietante. La parete si mostra come un luogo ombroso, mi rammenta scorci di lago, con le sue rocce grigie scure. Sembra le mura del castello stregato. Rami di corallo sporgono dalle rocce avvolti da spugne che primeggiano dai colori giallo e rosso fuoco. Le spugne puliscono i coralli e poi si insediano accaparrandosi il posto. È una visione rara e spettrale. Solo qui al reef di Cioppy è possibile vederle.
I primi tuffi del mattino sono destinati alla discesa verso gli squali martello, sempre nella speranza di vederli. Li vediamo diverse volte, ma troppo distanti per fotografarli.

Squali martello e immersioni profonde all’alba
Il quarto giorno durante la navigazione iniziata verso il rientro, il capitano rallenta la navigazione. Un gruppo di delfini sta giocando con le onde e ci precede nella navigazione. Sono tantissimi! La barca ancora verso le diciassette. Ci tuffiamo nelle calde acque con solo la maschera e le pinne e nuotiamo verso i delfini che saltano fuori dall’acqua come se gradissero questo gioco di rincorsa verso di loro. I colori del tramonto riempiono il cielo.
Il pomeriggio successivo, dopo le immersioni ci portano a visitare l’isola delle tartarughe. Camminare nella sabbia calda prima del tramonto è un’emozione profonda. Le buche delle tartarughe sono enormi e le loro tracce sulla sabbia sono profonde. All’orizzonte la linea del mare è scomparsa, acqua e cielo hanno lo stesso colore.
Ultima notte in mare e saluti finali
L’ultima notte, ancorati a ridosso del reef, il mare ci saluta con una burrasca. Alle due di notte il capitano ordina di togliere gli ormeggi e salpare per allontanarsi dal mare pesto. Alle sei del mattino il mare si presenta nuovamente accettabile. E’ l’ultimo tuffo prima di rientrare in porto.
Questo tuffo regala l’emozione di due delfini che restano per tutto il tempo dell’immersione con noi. Improvvisamente l’intera settimana si è trasformata in una briciola di momenti. La tristezza avvolge i saluti con il comandante della barca, la nostra guida Andrea e tutti gli operatori a bordo.
Saliti sul pullman che ci porterà all’hotel dove trascorreremo l’ultima notte prima del volo di rientro, Andrea la nostra guida sale a salutarci tutti uno per uno, regalandoci il sigillo di un’esperienza unica. Il percorso a ritroso verso l’aeroporto mostra i colori caldi della sabbia che contorna la strada. Manca già il blu cobalto intenso del mare, lo stridio degli uccelli, la voce del vento, le onde dolci e sinuose e gli squali al tramonto.
Tutti i Reef visitati a Farasan Banks
Brown Reef- Dora island sud , nord- Sadir- Cioppy – Malaty island- Sha’ad Amnar – Fantasy – Malathu – Mar Mar.
Testi e foto di Cristina Freghieri
Mappe di Andrea Siri
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