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Home Articoli Interviste Gigi Casati

Gigi Casati

04/07/2005

Autore foto: Marco Daturi

Il 29 Aprile 2005 a Lazzate, in provincia di Milano, si è svolta una bella serata con Gigi Casati all’insegna della spelosub. Durante la serata Gigi è stato tormentato con le domande che gli amici di ScubaPortal.it hanno raccolto sul forum… Gigi, sempre con grande simpatia ed entusiasmo ha risposto a tutte le nostre domande. Ecco le principali!!

da Virman:
D) cosa è che ti attrae a fare un’esperienza del genere? qual è il meccanismo che nasce dentro per spingerti oltre?
L’esplorazione..il gusto dell’ignoto..il vedere cose che nessuno ha mai visto..vedere fino a che punto si può e posso arrivare..

D) durante una nuova penetrazione è tutto legato alla programmazione iniziale o ci sono situazioni in cui devi riadattare la programmazione alla realtà del momento?
Uno speleosub può programmare una esplorazione fino a dove la galleria allagata è conosciuta.
Quando inizia a percorrere l’ignoto lo speleosub agisce come un computer ed elabora tutti i dati che riceve: le sue emozioni, l’ambiente esterno e le attrezzature adattando quindi via via l’immersione e la successiva decompressione.

D) cosa vorresti trasmettere a coloro che vogliono avvicinarsi alla speleologia ?
Il mio entusiasmo e la forma mentis per frequentare qs ‘attività.

D) che tipo di preparazione è prevista per affrontare una spedizione?
Una spedizione richiede ai partecipanti un’adattabilità caratteriale non indifferente.
L’aspetto psicologico quindi rimane la componente fondamentale non solo per riuscire a vivere nella spedizione ma anche per affrontare le immersioni.
A seconda del tipo di esplorazioni che si andranno ad effettuare la preparazione fisica gioca un ruolo più o meno importante.

D) come ci si avvicina alla speleologia subacquea?
È un’attività che richiede molta dedizione…tempo e voglia..adattamento alle fatiche dell’ambiente…frequentando gente che conosce bene l’attività…a volte facendo dei corsi…

D) quanto conta per te essere un subacqueo alla "vecchia maniera"?
Non vorrei essere un subacqueo “new generation”.

D) un’altra curiosità… ma con tutta quella roba addosso..durante una spedizione non capita di doverti attraversare fessure molto strette?? cosa succede in quel caso? si ispeziona e si riscende? si usano attrezzature diverse? come funziona? (..)
Il bello della speleologia subacquea è che ti spinge a ricercare nuove soluzioni per superare i nuovi limiti.
Molte strettoie sono state superate con le bombole in mano, ma quando le bombole sono troppo grosse per essere gestite in questo modo si rinuncia. Quello che anni fa non era praticabile ora in molti casi è diventato percorribile utilizzando per esempio con l’utilizzo dei circuiti chiusi o semichiusi decisamente meno ingombranti.

D) come vivi le tue emozioni?
È difficile esprimere le emozioni che si possono provare quando si raggiungono posti nuovi, mai visti da altri uomini, ma quando violo ambienti molto belli perdo del “prezioso” tempo per godermeli ma sono subito richiamato alla concentrazione dal momento che mi trovo sotto il livello dell’acqua e che devo ritornare all’ingresso.

D) com’è il tuo rapporto con il mare?non è uno spazio troppo aperto?
E’ difficile trovare ambienti naturali non interessanti, il mare è un mondo ancora in gran parte da scoprire. Ho imparato che per fare bene qualche cosa occorre dedicarsi completamente. Con il mare ho un buon rapporto ma essendo proiettato verso le esplorazioni delle sorgenti o delle grotte lo dimentico facilmente per proiettarmi anima e corpo nella conoscenza di queste ultime

da The Captain
D) principali differenze negli accorgimenti tecnici (attrezzatura) e nelle procedure dalle immersioni nei relitti.
Diciamo che le tecniche di esplorazione all’interno dei relitti sono riprese e parzialmente adattate all’ambiente dalle tecniche di esplorazione speleosubacquea.

D) Località consigliate per chi volesse iniziare a fare un po’ di speleologia elementare (a parte le bellissime cavità di Ustica che ho avuto il piacere di fare quest’estate con diversi amici/amiche del forum)
Occorre dividere le cavità marine dalle sorgenti carsiche. Le principali cavità marine italiane si trovano in Sardegna, in Puglia e in Campania. Mentre le principali sorgenti carsiche si trovano in Veneto, Lombardia, Lazio, Toscana, Sardegna e Campania.

da Cesare
D) che effetto fa una penetrazione di chilometri?quante uova mangi?
Dipende da molte cose……..potrei anche evitare di mangiare uova…….

da Daniper
D) c’è mai stata un’immersione o un momento in cui hai avuto davvero paura?
La paura è un’amica importante con la quale bisogna imparare ad avere un rapporto leale. Chi afferma di non avere paura praticando uno sport potenzialmente pericoloso è un pazzo o un bugiardo.
Ho avuto dei momenti di forte “tensione interna” in qualche occasione.
Mi è capitato di perdere il filo e di passare del tempo per ritrovarlo, di essere aspirato in una grotta con presenza di una corrente inversa, di avere dei sintomi forti di ebbrezza, ecc.
La capacità di rimanere freddo di fronte al problema, la conoscenza delle tecniche e una buona dose di fortuna mi hanno permesso di risolvere il problema.

D) Ti è mai capitato di dire "io smetto"? Se sì, cosa ti ha spinto a continuare?
Mi è capitato come credo capiti a chiunque un periodo “no”, la motivazione non è mai stata tecnica ma economica. Ho dato tutto quello che posso alla voglia di esplorare grotte. La passione è troppo forte e quindi sono per ora sempre riuscito a continuare sul mio cammino.

D) Come fai trascorrere il tempo durante le tue lunghissime soste di deco?
E’ una questione di abitudine, alle decompressioni lunghe ci si arriva gradualmente. Comunque normalmente penso all’immersione, a come è andata, dove ho sbagliato, dove posso essere più veloce, come migliorare le attrezzature, come risolvere i problemi che ho avuto durante l’immersione e a come continuare oppure semplicemente mi perdo nei pensieri.

da Little
D) organizziamo a roma quando hai un periodo libero?
Tra novembre e dicembre…..

da N2
D) quante tonnellate di materiale vi portate in ogni spedizione
All’epoca del circuito aperto, solo 3 anni fa, ci spostavamo per le grosse esplorazioni con circa 40q di attrezzature. Poi l’avvento del circuito semi chiuso che ha iniziato a farci ridurre i pesi, ora con il circuito chiuso abbiamo ridotto notevolmente. Se faccio un paragone dai 40q ora ne portiamo una quindicina. E’ stato eliminato quasi completamente il peso delle bombole, erogatori, compressori di grosse dimensioni, miscelatori, ecc.

D) Quanta aria(lt.) e varie miscele ( sempre in litri) utilizzate.
E’ difficile dirlo. Diciamo che con il circuito aperto ho provato consumare in una sola immersione oltre 35.000l di gas. Per la stessa immersione con il mio circuito semichiuso avrei utilizzato 2.500l di gas mentre ora con il circuito chiuso non consumerei più di 500l di gas.

D) Normalmente il tuo team da quante persone e’ composto.
Ci sono diverse persone che partecipano alle spedizioni nell’arco dell’anno. Non ho mai apprezzato la ressa, quindi normalmente ci si ritrova in 4 o 5 alla volta. Con l’arrivo dei circuiti semichiusi e chiusi le cose cambiano notevolmente: non ci sono più enormi quantità di materiali da spostare, non si passano più giornate al compressore, non ci sono più bombole da sostituire in acqua, ecc. quindi il lavoro da un certo punto di vista si è ridotto notevolmente.

D) Altra sciocchina: in alcune foto ho visto che indossavi una tuta blu (nylon??) sopra alla tua muta, per quale motivo??
E’ una tuta speleo in cordura leggero che serve a proteggere il neoprene dalla abrasioni contro le rocce, permette di scivolare meglio nelle strettoie, ecc

Un sentito ringraziamento a Gigi per la disponibilità e a Virman per avermi aiutato a raccogliere le risposte.

E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.


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