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Freewheeling

24/09/2012

Autore: Ornella Ditel
Autore foto: Norman Lomax

Chi pensa che l’arte e la subacquea siano due mondi estranei tra loro dovrà ricredersi, dopo aver guardato i video di “Creating the Spectacle!” (“Creando lo spettacolo!”), lo straordinario progetto di Sue Austin e del team di Freewheeling, sponsorizzato -tra gli altri- dallo storico Camel Dive Club & Hotel di Sharm El Sheikh.

Sue è un’artista disabile, che ha scoperto la magia del mondo sommerso al Camel Dive Club nel 2005, quando era già costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente.
E’ da quel momento che Sue inizia a maturare l’idea di unire i due elementi che più di ogni altro la fanno sentire libera e vogliosa di trasmettere questo senso di libertà a chi le sta intorno: l’arte e la subacquea.
La disabilità non è un ostacolo, ma piuttosto lo strumento fondamentale che Sue userà per raggiungere il suo obiettivo: generare un dibattito, sulla natura e il valore dell’arte contemporanea nella disabilità.

Sharm e il Mar Rosso sono una scelta “naturale” per la realizzazione del progetto. E’ infatti qui che è nato l’amore di Sue per il mondo sommerso, per la pace che solo i colori dei coralli e le migliaia di pesci del Mar Rosso possono regalare.
Non è stato facile, non è mai facile dimostrare che con l’innovazione, la voglia di mettersi in gioco e la determinazione è possibile ottenere qualcosa considerato impossibile dai più.
E’ così che nel Dorset, in Inghilterra, il team di Freewheeling trasforma una normale sedia a rotelle in una sedia ad auto propulsione subacquea. E’ così che una sedia a rotelle, da sempre associata a un’idea di limitazione, diventa l’emblema della libertà in un ambiente -quello subacqueo- senza peso, leggero, libero.

Il Camel Dive Club & Hotel di Sharm ha accolto con entusiasmo l’idea di Sue, offrendo il proprio supporto logistico al team inglese. Sono stati necessari tre viaggi per completare le riprese necessarie a comporre i video delle performance, nella piscina del Camel Hotel e nei giardini di corallo lungo la costa di Sharm.

Tutto lo staff del Camel è stato coinvolto nella realizzazione del progetto che, nel suo svilupparsi, ha incontrato l’interesse degli organizzatori delle Olimpiadi Culturali e del Comitato Paraolimpico. E’ proprio grazie a questo fortunato incontro che Sue ha potuto portare, per la prima volta nella storia dei Giochi, una vera fiaccola olimpica sottacqua.

Gli istruttori del Camel Dive Club che hanno accompagnato Sue e la sua squadra in questo straordinario percorso vantano anni di esperienza con i disabili, ma il loro supporto non si è solo limitato all’aspetto subacqueo.
Durante le riprese, infatti, ci si è subito resi conto che bisognava andare oltre la routine, tutto era nuovo, nessuno aveva mai sperimentato niente del genere: nè le soddisfazioni, nè i problemi. Ecco quindi che per esigenze sceniche ci si è trovati a dover rivestire le bombole con della lycra nera, rammendare il vestito di Sue che dopo ogni immersione si rovinava un po’, concentrarsi eccezionalmente sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell’ambiente marino, affinché non venisse turbato in alcun modo dai movimenti di Sue e della sua sedia.

Le riprese ottenute sono davvero straordinarie, lo spettatore si trova davanti ad uno scenario da sogno, in uno studio cinematografico sottomarino fatto di bolle, silenzi, coralli, sabbia finissima e pesci curiosi.
Sue Austin ha dichiarato: “Tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza il supporto coraggioso del Camel, l’esperienza delle sue guide e la filosofia di questo fantastico diving, che da più di venticinque anni accompagna sottacqua decine di sub ogni giorno. Non mi sono mai sentita disabile al Camel, dove ogni area è completamente accessibile: l’hotel, la piscina, le barche, i bar e i ristoranti. Questa impresa è stata fisicamente molto stancante, ma è stato facile proseguire anche quando la debolezza prendeva il sopravvento. Non ero solo io a crederci, ma tutti intorno a me facevano il tifo per la mia sedia e per la libertà che comunica.”

Il Camel Dive Club & Hotel è l’unico operatore di Sharm El Sheikh ad aver ricevuto il riconoscimento PADI per l’accessibilità delle proprie strutture. L’hotel 4* è inoltre l’unico hotel per subacquei in Egitto totalmente accessibile ai disabili in sedia a rotelle. Cinque delle 38 camere del Camel hotel sono infatti completamente accessibili, così come le aree pubbliche di questa struttura integrata che include anche lo storico centro sub PADI Gold Palm 5*, due ristoranti, una gelateria e il famoso Camel Bar.

Per vedere il “dietro le quinte” di “Creating the Spectacle!”, con le interviste agli istruttori del Camel Dive Club (in Italiano), clicca qui:
http://www.cameldive.com/italiano/#video

Per vedere il primo video subacqueo tra i pesci e i coralli del Mar Rosso, clicca qui:
http://www.youtube-nocookie.com/watch?feature=player_embedded&v=IPh533ht5AU

Per vedere Sue Austin e il “ritrovamento” della fiaccola olimpica sottacqua, clicca qui:
http://wearefreewheeling.co.uk/?location_id=1849

Più informazioni sui progetti artistici di Sue Austin e del team di Freewheeling:
www.wearefreewheeling.org.uk

Camel Dive Club & Hotel, Sharm El Sheikh
www.cameldive.com/italiano

Camel Dive Club & Hotel su Facebook:
www.facebook.com/cameldive.sharm

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parziale, del testo e delle immagini presenti in questo articolo senza il consenso dell’autore.


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