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Home Flashnews Arrestata un’altra volontaria Italiana di Sea Shepherd

Arrestata un’altra volontaria Italiana di Sea Shepherd

14/08/2015

Mercoledì 12 agosto altri 5 volontari di Sea Shepherd sono stati arrestati nelle Isole Faroe, tra i quali un’altra italiana, Alice Rusconi Bodin.

Ad oggi, un totale di 12 volontari di Sea Shepherd sono stati arrestati nelle Isole Faroe.

Mercoledì 12 agosto 2015, l’equipaggio di terra e di mare di Sea Shepherd ha difeso con coraggio un branco di globicefali che erano stati presi di mira per essere massacrati nel corso di una grindadráp.

Circa 61 globicefali sono stati comunque spinti a riva e massacrati. Cinque volontari di terra si sono precipitati in acqua per schierarsi tra i cetacei e i cacciatori in attesa. Tutti e cinque i volontari sono stati afferrati dalla polizia e trascinati indietro sulla spiaggia, dove sono stati ammanettati e obbligati a sedersi, costretti a osservare la carneficina in corso.

I cinque volontari arrestati sono: l’olandese Rudy de Kieviet, l’inglese Lawrie Thomson, il tedesco Tobias Boehm, l‘italiana Alice Bodin e lo statunitense Frances Holtman. I loro passaporti sono stati confiscati. Al momento rimangono liberi in attesa dell’udienza che deciderà sulle sanzioni, amministrative o restrittive della libertà personale, da applicare a ciascun caso.

Alice-Brigitte Bardot

Alice Rusconi Bodin, 35 anni, nata a Feltre in provincia di Belluno da mamma italiana e padre francese. Vive a Crespano del Grappa (TV). Cresce con una spiccata sensibilità verso la natura e gli animali, vegetariana dalla nascita e vegana da 4 anni. E’ una perfomer di danza contemporanea e una personal trainer di Pilates. Appassionata di natura, oltre a difenderla, la vive con il trekking, l’arrampicata, le immersioni. Fermamente determinata nel voler fermare ingiustizie e barbarie contro la natura e gli animali, entra a far parte di Sea Shepherd nel 2011. Alice è la Coordinatrice di Sea Shepherd Italia per il Veneto e anche la scorsa estate ha partecipato alla campagna in difesa dei globicefali nelle Isole Faroe. Rimane in attesa di giudizio.

Lunedì 20 luglio due volontari di Sea Shepherd (un’americana e un tedesco) serano stati arrestati nelle Isole Faroe “per aver interferito in una grind” (massacro di Globicefali): sono ancora in attesa di giudizio.

Il 23 luglio, altri cinque volontari di Sea Shepherd venivano arrestati con l’accusa di aver violato la Legge che regola la Caccia ai Cetacei (Faroese Pilot Whaling Act), nel giorno più sanguinoso e sanguinario di questa stagione di caccia in cui 250 Globicefali sono stati massacrati in nome di una “tradizione” barbara e inutile, che non ha più alcun posto nell’Europa del nostro tempo. Verdetto: TUTTI COLPEVOLI DI AVER INTERFERITO IN UNA GRIND PER SALVARE I GLOBICEFALI.

Il Capitano Alex Cornelissen, CEO di Sea Shepherd Global, cittadino olandese, ha commentato la notizia degli arresti dichiarando: “Ancora una volta i membri del nostro equipaggio sono stati arrestati da agenti della Polizia Danese, con la benedizione della Danimarca. Per quanto ancora il governo danese potrà portare avanti il suo arrogante sostegno a questa pratica sanguinaria, che è in diretto contrasto con gli impegni assunti nei confronti delle leggi internazionali? Questa è la vergogna della Danimarca ed è responsabilità della Danimarca. Questo governo deve essere ritenuto responsabile delle proprie azioni in base alle regole dell’Unione Europea.”

Il massacro dei cetacei è proibito in tutta l’Unione europea, inclusa la Danimarca, in conformità con l’Appendice II della Convenzione relativa alla Conservazione della Vita Selvatica e dell’Ambiente Naturale (Convenzione di Berna).

Tuttavia, nelle Isole Faroe, il massacro di globicefali e altri piccoli cetacei continua con l’assistenza delle forze di polizia danese, della Marina Militare e con la benedizione del governo danese.

Alex Cornelissen, CEO di Sea Shepherd Global, ha dichiarato: “il mandato di Sea Shepherd è quello di sostenere il diritto internazionale a tutela dell’ambiente, come previsto dalla Carta mondiale per la Natura delle Nazioni Unite. Non abbiamo alcuna intenzione di pagare queste assurde ed eccessive sanzioni amministrative che offendono le stesse leggi che questa Organizzazione ha il compito di far rispettare. Mettiamo apertamente in discussione il diritto della Danimarca di ordinare a Sea Shepherd di pagare una multa per aver interferito contro il massacro dei Globicefali, considerato di per sé illegale in Danimarca”.


TAGSea Shepherd
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Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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2 commento su “Arrestata un’altra volontaria Italiana di Sea Shepherd”

  1. AvatarBODIN PEREZ SYLVETTE 15/08/2015 at 19:42

    ALICE EST MA NIECE ET NOUS SOMMES TRES FIERS D ELLE ET DE SON ENGAGEMENT AVEC SEA SHEPERD

    Reply ↓
  2. Avatardaniela 01/09/2015 at 17:46

    Alice è Grande sono la “zia Dany” sono orgogliosissima!!!!!! Un abbraccio da Tenerife

    Reply ↓

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