Allo Y-40 Open Lab un nuovo studio scientifico analizza gli effetti dell’apnea su ragazzi tra i 7 e i 14 anni. Coinvolti Apnea Academy Research e Università San Raffaele di Roma.

Un progetto per studiare l’apnea nei più giovani
La domanda è aperta, e la risposta – stavolta – potrebbe arrivare dalla scienza. Nella piscina termale più profonda del mondo, la Y-40 The Deep Joy, è partito uno studio che potrebbe ridefinire i limiti di sicurezza della pratica in apnea in età pediatrica.
A promuoverlo è Apnea Academy Research, in collaborazione con l’Università San Raffaele di Roma. Il progetto è coordinato dal professor Danilo Cialoni, tra i principali esperti italiani nello studio dell’apnea a livello medico e fisiologico.
Per questa fase iniziale della ricerca, sono stati coinvolti 40 giovani apneisti tra i 7 e i 14 anni provenienti da tre società sportive. I ragazzi si sono immersi fino a 10 metri di profondità, sotto costante osservazione medica, seguendo un protocollo approvato dal Comitato Etico dell’Università di Milano.
“Abbiamo accertato che non vi è stato alcuno stress polmonare nelle ragazze e nei ragazzi che si sono immersi fino a 10 metri di profondità e, se anche il resto delle analisi confermeranno queste indicazioni, potremmo avere informazioni sufficienti per garantire la pratica dell’apnea in sicurezza per bambini tra 7 e 14 anni fino a 10 metri di profondità”
Danilo Cialoni, professore associato dell’Università San Raffaele di Roma.
Analisi non invasive e monitoraggio medico
Lo studio si è concentrato su parametri cardiaci, polmonari, vascolari e otorinolaringoiatrici, grazie all’impiego di strumenti non invasivi e sensori indossabili sviluppati da Comftech, in grado di trasmettere i dati in tempo reale. Le analisi includono spirometrie, ECG, misurazioni dell’ossido nitrico espirato e biomarcatori urinari, con particolare attenzione a stress ossidativo e funzionalità respiratoria.
Tra gli specialisti coinvolti, oltre a Cialoni, anche il dott. Claudio Marabotti (cardiologo), il dott. Stefano Correale (otorino), il dott. Nicola Sponsiello (dietologo) e la dott.ssa Valentina Lancellotti, che ha curato i rilievi con tecnologie wearable.
Y-40 al servizio della ricerca scientifica
L’infrastruttura della Y-40 è da sempre al servizio della medicina subacquea e della sperimentazione in immersione. Come ricorda Emanuele Boaretto, ideatore della struttura:
“Fin dalla nascita di Y-40 ci siamo posti al servizio di ogni tipo di ricerca medico subacquea e iperbarica, ospitando oltre 30 centri di ricerca italiani ed internazionali.”
Emanuele Boaretto, architetto di Y-40 The Deep Joy
Tra le università che hanno condotto studi alla Y-40 figurano London University, University of Vienna, Berkeley University of California, UC San Diego School of Medicine, University of South Florida e St. Andrews University in Scozia.
Tutti i dettagli dello studio sono disponibili sul sito di Y-40: Sicurezza bambini in apnea