Una nave commerciale scoperta tra 33 e 46 metri
Nelle acque di Adrasan, sulla costa meridionale della Türkiye, è stato documentato un relitto romano risalente a circa 2000 anni fa. La scoperta, confermata dal Ministero della Cultura e del Turismo turco, riguarda una piccola imbarcazione commerciale affondata a una profondità compresa tra 33 e 46 metri.
A bordo si trovava un carico omogeneo di ceramiche da mensa e da cucina, ancora disposto in modo ordinato nella stiva. Piatti, ciotole e recipienti erano protetti da uno strato di argilla cruda che ha rallentato l’azione abrasiva della sabbia e degli organismi marini. È un contesto raro, perché offre una lettura diretta della vita a bordo e delle pratiche di stivaggio del periodo romano.

Un sito archeologico che permette letture chiare
Le prime analisi mostrano un carico destinato probabilmente al consumo locale lungo le rotte costiere dell’Anatolia meridionale. La presenza di ceramiche comuni, raggruppate per tipologia e funzione, indica una nave impiegata nel cabotaggio, un sistema di distribuzione capillare che riforniva insenature, piccoli porti e centri urbani della regione.
Il valore del sito sta nella leggibilità: la disposizione dei pezzi permette di ricostruire logiche di carico e spostamenti delle merci che, in molti altri relitti, risultano alterati da crolli strutturali o processi sedimentari più aggressivi.

La visita del ministro turco
La rilevanza della scoperta è stata sottolineata da un sopralluogo ufficiale. Il ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, si è immerso personalmente sul relitto per seguire l’avanzamento delle attività di documentazione, come riportato da Türkiye Today e da Finestre sull’Arte.
La presenza istituzionale conferma l’inserimento del sito nei programmi nazionali di ricerca e tutela e ha portato alla diffusione di nuove immagini dell’area di scavo.
Destinazione museo e progetto di tutela
Il carico ceramico sarà trasferito nel futuro Museo di Archeologia Subacquea del Mediterraneo, in costruzione ad Antalya. Le autorità stanno valutando anche la possibilità di mantenere una parte del relitto in situ, con un percorso subacqueo regolamentato. Le modalità non sono ancora definite, ma l’obiettivo è garantire sia la conservazione sia una fruizione controllata.

Perché Adrasan è rilevante
Il relitto di Adrasan permette di osservare da vicino un segmento spesso poco documentato della logistica romana nel Mediterraneo orientale: le piccole navi che collegavano porti secondari, baie e insenature del sud dell’Anatolia.
Il sito offre una base concreta per studiare la circolazione di ceramiche d’uso quotidiano e le dinamiche di distribuzione delle merci in un’area strategica per i collegamenti con le regioni vicine.
Immagini diffuse dal Ministero della Cultura e del Turismo della Türkiye nell’ambito delle attività di documentazione del relitto romano di Adrasan.



















