Per vivere il mare intensamente, senza necessariamente essere un subacqueo, basta veramente poco. La stagione estiva invita a vivere l’acqua lungo le coste e il passo verso la scoperta della biodiversità è veramente facile; basta un pizzico di buona volontà e il divertimento è garantito!
Quando siamo in vacanza, proviamo a coricarci presto una sera, anziché far sempre le ore piccole, e magari alzarci presto per fare un bagno quando ancora la spiaggia è tutta per noi, quando la fusione con l’elemento liquido diventa più intima senza il caos della balneazione delle ore di punta.

Maschera e snorkel: osservare il mondo sommerso sotto costa
Proviamo poi a indossare una maschera, con naturalezza, e sbirciamo sotto il pelo dell’acqua, per capire cosa accade in quel mondo così vicino a noi eppure lontano dalla nostra mente ancora troppo. Se pensiamo che apparteniamo al mare e che viviamo su un pianeta fatto d’acqua, possiamo capire che forse vale la pena di conoscere! Nella pace del mattino, il mondo sommerso sarà li a svelarci i suoi segreti proprio sotto i nostri piedi, dove magari piccoli pesciolini si muovono cercando cibo tra i sedimenti sollevati dal calpestio di noi bagnanti.
Snorkeling consapevole: il mare non è solo un posto dove fare il bagno
Il mare non è solo una grande vasca in cui rinfrescarsi quando fa caldo o un luogo dove giocare e nuotare per divertirsi. Il mare è anche la nostra garanzia per la vita, un ambiente a se stante a cui apparteniamo molto di più di quanto non riusciamo a immaginare.
Acquisire questa consapevolezza è semplice: basta usare una maschera, un aeratore di superficie (snorkel) e un paio di pinne per muoverci lentamente osservando i fondali appena sotto di noi. In questo modo il nostro modo di bagnarci cambierà aspetto. Saremo spettatori del mondo sommerso, conoscitori degli ambienti acquatici da cui proveniamo, dove la vita è nata molto prima che negli ambienti emersi. Sarà un modo di conoscere divertente e stimolante.
Snorkeling e apnea: un trekking acquatico accessibile a tutti
E diventeremo in breve amanti dello snorkeling e dell’apnea, una sorta di trekking acquatico in cui anziché camminare si nuota per perlustrare un ambiente, scoprendo anziché le meraviglie di un bosco altrettante preziose realtà che fanno però parte del mondo sommerso costiero, il più bello di tutti, quello meglio illuminato dal sole, dove la vita esplode e merita rispetto.
Un ambiente oggi degradato dalle attività umane e che merita la nostra attenzione, il nostro rispetto e la nostra conoscenza. Divertirsi e nello stesso tempo diventare portatori di un messaggio di educazione ambientale è ottima cosa per un turista consapevole. Perché oggi il turista, senza consapevolezza, non è più pensabile.
Turismo consapevole e rispetto per l’ambiente marino
I tempi sono cambiati ed è ora di svegliarsi, ora o mai più! Il mare ha bisogno di noi, la terra vuole il nostro rispetto. Trasformiamo allora il nostro divertimento, migliorandoci e migliorando il nostro modo di vivere il territorio e i viaggi. Snorkeling quindi, per tutti e senza fatica, senza ingombranti e pesanti attrezzature, ma semplicemente con maschera, pinne e aeratore; o al massimo con una muta leggera, per aumentare la permanenza in acqua o per difendersi da eventuali animaletti urticanti tipo meduse. Snorkeling e apnea anche e soprattutto in Mediterraneo, dove sembra così difficile mettere in atto un qualcosa che nei paesi tropicali esiste da anni, sol perché la stagione calda ha un periodo più limitato o perché non si conosce abbastanza bene il mare e le relative coste.
Cosa si può osservare facendo snorkeling nel Mediterraneo
Ma praticando questa attività lungo le coste, cose possiamo conoscere del mondo sommerso? Sicuramente uno degli ecositemi più belli e importanti, quello relativo alla fascia di marea e ai primi metri di profondità. Uno spettacolo di vita tutta da scoprire. Ci sono tantissimi piccoli animali nascosti tra le rocce e tra le alghe che ricoprono il substrato.
Moltissime specie di granchi, tanti tipi di molluschi gasteropodi e opistobranchi, ma anche cefalopodi, come il polpo. Echonodermi, cioè ricci e stelle di mare, e poi i celenterati, ben rappresentati da urticanti attinie e pomodori di mare, oltre che dalle famigerate meduse! Resteremo ammaliati dal fascino dei vermi, che sott’acqua diventano come fiori, essendo per lo più rinchiusi in un tubicino chitinoso con all’estremità un ciuffo branchiale che sembra, appunto, la corolla di un fiore. E l’incredibile mondo dei pesci, con tutti i piccoli blennidi e gobidi, le famiglie di sparidi a spasso tra gli scogli, triglie, scorfanetti, muggini e labridi di ogni colore.
Biowatching marino: osservare, conoscere e rispettare
Godiamoci lo spettacolo della vita, la biodiversità presente sotto la superficie. Praticando quello si potrebbe anche chiamare biowatching, come si usa dire oggi. L’importante è scoprire il mare conoscerlo, mai sfruttarlo senza essere consapevoli.
Buona estate…

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Articolo originale pubblicato su ScubaZone 34
Foto di copertina di Francesco Turano