Le cernie tropicali, appartenenti alla famiglia Serranidae, sono gioielli viventi degli oceani caldi e temperati. Questi magnifici pesci, con le loro forme eleganti e i colori sgargianti, popolano le barriere coralline e le acque tropicali in tutto il mondo, offrendo uno spettacolo affascinante agli amanti della natura sottomarina.
Una delle caratteristiche più distintive delle cernie tropicali è la loro vasta gamma di colori e pattern. Alcune specie sfoggiano tonalità vivaci di blu, giallo, rosso e arancione, mentre altre presentano pattern intricati e linee distintive che le rendono riconoscibili all’istante. Le cernie tropicali sono predatori carnivori, che si nutrono principalmente di pesci più piccoli, crostacei e molluschi.
Questi pesci svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi marini tropicali. Come predatori di alto livello, aiutano a regolare le popolazioni delle varie specie, mantenendo così l’equilibrio all’interno dell’ecosistema. Inoltre, le cernie tropicali sono anche indicatori della salute degli habitat corallini, poiché dipendono fortemente dalla presenza di barriere coralline sane per la loro sopravvivenza.
È nata l’idea di creare una sorta di portfolio di ritratti di alcuni di questi bellissimi pesci e sono state quindi fatte ricerche di archivio e scelti alcuni scatti che sono sembrati interessanti e che vengono proposti in questo articolo, insieme ad informazioni biologiche e a note fotografiche.
Cephalopholis miniata (Forsskål, 1775) conosciuta anche come cernia dei coralli, è diffusa nel bacino Indo-Pacifico, dal Mar Rosso e dalle coste dell’Africa orientale e del Sudafrica fino alla Micronesia. È una specie tipica della barriera corallina; può raggiungere la lunghezza di 45-50 cm e, come molti serranidi, è una specie ermafrodita proteroginica, cioè è femmina nella prima parte della sua vita e diventa maschio dopo alcuni anni.

Epinephelus striatus: la cernia dei caraibi
Epinephelus striatus è stato descritto per la prima volta nel 1782 da Marcus Ellese Bloch, un ittiologo tedesco; questo pesce ha un corpo allungato, con una grande testa ed un’ampia bocca caratterizzata da due labbra carnose. È diffuso nel Mar dei Caraibi, nelle acque delle Bahamas, intorno alla Penisola dello Yucatán e nelle coste del Brasile. In genere la lunghezza media si aggira intorno agli 80 cm ed i 10 kg di peso. Epinephelus striatus possiede la capacità di cambiare colore a suo piacimento. È una specie ermafrodita, inizia la sua vita come femmina e, nel corso degli anni, diventa un maschio e rimane tale per il resto della vita.

Variola louti: la cernia dalla coda di luna
Variola louti (Forsskål, 1775) La cernia dalla coda di luna, è diffusa nelle barriere coralline del Mar Rosso e dell’Indo-Pacifico. Abita acque comprese tra -2 e -250 metri di profondità. Il corpo è tipico delle cernie, alto e allungato, piuttosto compresso ai fianchi, con testa allungata e bocca grande, circondata da labbra spesse. La coda è a mezzaluna, piuttosto ampia. Raggiunge una lunghezza massima di 80 cm. È una specie ermafrodita proterandrica: gli esemplari nascono tutte femmine, invecchiando si trasformano poi in maschi.

Epinephelus tauvina: la cernia araba
Epinephelus tauvina è conosciuta anche come cernia araba, si trova nel Mar Rosso e lungo la costa dell’Africa orientale, a nord del Giappone e a sud dell’isola di Lord Howe. La specie abita aree di acqua limpida sulle barriere coralline a una profondità fino a 50 mt. Epinephelus tauvina cresce fino a 75 cm di lunghezza. Questi pesci hanno una bocca ampia rivolta verso l’alto con labbra piuttosto spesse. La testa e il corpo sono di colore grigio-verdastro chiaro o marrone con macchie rotonde, che variano dal rosso-arancio al marrone scuro. È un pesce longevo con una velocità di crescita molto lenta. È un ermafrodita protogino.

Epinephelus summana: cernia del Mar Rosso
Epinephelus summana è una cernia della sottofamiglia Epinephelina, che comprende anche gli anthias e le spigole. Epinephelus summana si trova nella parte occidentale dell’Oceano Indiano, nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e al largo di Socotra. È una specie associata alla barriera corallina, che si trova in reef protetti, in lagune poco profonde e pendii della barriera verso il mare da 1 a 30 mt, o in ambienti di acqua salmastra. Epinephelus summana fu descritta formalmente per la prima volta come Perca summana nel 1775 dall’esploratore finlandese Peter Forsskål, con il Mar Rosso indicato come località tipo.

Cephalopholis leopardus: la cernia leopardo
Cephalopholis leopardus è un pesce di piccole dimensioni che cresce fino a 25/30 cm. La colorazione di fondo del corpo è arancio/rossastra, sulla parte superiore del corpo, ci sono macchie che formano un motivo marmorizzato. La parte bassa è maculata. È ampiamente distribuito in tutte le acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso. Come molte cernie, Cephalopholis leopardus vive in acque ricche e limpide vicino a barriere coralline, dalla superficie fino a 50 metri. La cernia leopardo è solitaria, territoriale ed è ermafrodita protogino; il che significa che la femmina può cambiare sesso per diventare maschio durante la vita.

Epinephelus fuscoguttatus: cernia tropicale di grande taglia
Epinephelus fuscoguttatus è un pesce di discreta taglia che cresce fino a 120 cm, ma la dimensione media maggiormente osservata è di 50 cm. Ha un aspetto tozzo e robusto, la bocca è grande con molti piccoli denti nella parte anteriore. È ampiamente distribuita in tutte le acque tropicali e subtropicali dell’Indo-Pacifico, dalle coste orientali dell’Africa, alle isole oceaniche del centro dell’Oceano Pacifico, compreso il Mar Rosso. Ha una durata di vita piuttosto lunga, infatti può vivere fino ad oltre 40 anni. È ermafrodita protogino.

Anyperodon leucogrammicus: la cernia snella
Anyperodon leucogrammicus (Valenciennes, 1828), conosciuta anche come cernia snella, è l’unica specie del genere Anyperodon. La cernia snella è un pesce di medie dimensioni che raggiunge una lunghezza di circa 65 centimetri. Il colore di base è bruno-rossastro chiaro, abbondantemente punteggiato di macchie arancioni. Copre un Habitat che va dalle barriere coralline dell’Oceano Pacifico, dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso.

Plectropomus pessuliferus marisrubri: la cernia corallina maculata
Plectropomus pessuliferus, conosciuta anche come cernia corallina maculata, è una cernia della sottofamiglia Epinephelinae. Nella seconda foto è rappresentato un esemplare con la livrea notturna. Si trova nell’Indo-Pacifico, sebbene il taxon del Mar Rosso, Plectropomus marisrubri, sia considerato da alcuni studiosi una specie separata. Questa cernia raggiunge una lunghezza totale di 120 centimetri. Curiosamente a volte adotta strategie di caccia cooperativa (esempio di comunicazione interspecifica) con la murena gigante, Gymnothorax javanicus e con il pesce Napoleone, Cheilinus undulatus.


Tecniche di fotografia subacquea per le cernie tropicali
Riguardo alla tematica fotografica occorre precisare che, per questo tipo di riprese, sono ideali ottiche macro di media focale 50/60 mm, che permettono riprese ad una distanza adeguata al tipo di soggetto ed hanno una buona profondità di campo. Per l’illuminazione possono essere impiegati uno o due flash. Nel caso specifico le foto dell’articolo sono state realizzate con un unico lampeggiatore.
Per riprese di questo tipo può essere impiegata una sensibilità di 200 ISO e fotocamera impostata in manuale; riguardo al tempo di scatto 1/125 sec. è un valore “standard” che va bene un po’ per tutte le situazioni. Alcuni fotografi impostano la fotocamera a priorità di diaframmi, in questo caso è necessario avere chiara la potenza dei flash utilizzati.
I soggetti, in genere, sono abbastanza statici e non presentano particolari difficoltà di inquadratura però, come per la maggior parte dei pesci e per quanto possibile, è opportuno avvicinarsi con cautela e, possibilmente, di lato e non frontalmente, in modo da far allarmare il meno possibile il soggetto. Ovviamente occorre essere rapidi perché, se abbiamo la fortuna di trovare una cernia ferma in ottima posizione e pronta per una bella inquadratura, certo non ci rimarrà per molto tempo anzi, il più delle volte si allontanerà con nonchalance lasciandoci a “bocca asciutta”. Alle volte è capitato di coglierle “al volo” a mezz’acqua, situazione difficile perché l’autofocus spesso non ce la fa a prendere il fuoco; ma… tentare non nuoce e, qualche volta, si coglie nel segno.
Conservazione delle cernie tropicali
Purtroppo le cernie tropicali affrontano una serie di minacce, tra cui la pesca eccessiva, la distruzione dell’habitat e il cambiamento climatico. Per proteggere queste affascinanti creature e preservare i loro delicati habitat, sono necessarie misure di conservazione efficaci. Con la giusta attenzione possiamo garantire che queste creature straordinarie continuino ad arricchire i mari per le generazioni a venire.
Ricerca Tassonomica di Alessandro Ziraldo
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