Negli ultimi anni il settore della subacquea ha intrapreso un percorso importante e concreto verso la sostenibilità. Non parliamo più di slogan generici o promesse vaghe, ma di impegni reali e verificabili. Dichiararsi “green” è semplice, ma la vera sfida sta nel dimostrarlo con risultati concreti e misurabili. Fortunatamente, oggi, i principali produttori del settore stanno agendo seriamente, e tra questi Beuchat emerge come un modello di riferimento per la concretezza, l’innovazione e la trasparenza delle sue iniziative.

Beuchat: dalla promessa ai risultati tangibili
L’azienda francese Beuchat, attiva dal 1934 e radicata nella storia della subacquea, ha deciso di trasformare le proprie dichiarazioni di sostenibilità in azioni precise. Dal 2020, grazie alla campagna internazionale “Mission 2020”, Beuchat ha completamente eliminato le plastiche monouso dai suoi imballaggi, sostituendole con soluzioni riutilizzabili o riciclabili come confezioni in cartone riciclato e borse riutilizzabili. Questo impegno ha consentito di ridurre sensibilmente l’immissione di plastica nell’ambiente marino, eliminando ogni anno migliaia di confezioni in plastica.
Anche sul fronte dei materiali, l’impegno di Beuchat si dimostra efficace e concreto: tutte le nuove mute sono prodotte con neoprene naturale ottenuto dal calcare, riducendo drasticamente l’utilizzo di derivati petrolchimici. L’azienda inoltre sta adottando colle a base d’acqua, eliminando progressivamente l’uso di solventi chimici e riciclando gli scarti di neoprene, contribuendo ulteriormente a diminuire l’impatto ambientale del processo produttivo.

Progetto Beuchat 2nd Life: la seconda vita delle mute
Uno degli esempi più rilevanti dell’impegno concreto di Beuchat è il progetto “Beuchat 2nd Life”. Ogni anno, tonnellate di mute usate diventano rifiuti difficili da smaltire. Beuchat ha risposto a questo problema con creatività e concretezza: le mute dismesse vengono recuperate e trasformate in borse artigianali di design, realizzate localmente a Marsiglia in collaborazione con il laboratorio sociale Atelier La Ficelle. Ogni borsa, unica e sostenibile, non solo aiuta a ridurre i rifiuti, ma sostiene anche il reinserimento lavorativo e sociale nella comunità locale. Il neoprene, materiale difficile da smaltire ma altamente isolante, diventa così una risorsa utile per affrontare il freddo in strada.
Iniziative concrete nelle sedi operative
La sostenibilità per Beuchat è un impegno integrato in ogni livello aziendale.
Nelle sedi operative e produttive sono state introdotte misure efficaci per ridurre i rifiuti, come la raccolta differenziata di carta, plastica e materiali vari. Queste pratiche quotidiane promuovono una cultura della responsabilità condivisa e un concreto impegno ambientale tra tutti i dipendenti. Inoltre, la transizione verso packaging ecologico ha richiesto una significativa revisione logistica, coinvolgendo fornitori e distributori per garantire che i nuovi imballaggi arrivino intatti ai clienti.
Ambassador e comunicazione diretta: coinvolgere la comunità subacquea
La sostenibilità per Beuchat non si limita ai prodotti, ma coinvolge attivamente la comunità dei subacquei. In particolare, l’azienda ha stretto una partnership con Pure Ocean, una fondazione che finanzia progetti scientifici per la protezione marina. In Italia, Beuchat supporta le iniziative educative promosse da Il Pianeta Azzurro. Ambassador italiani noti come Emilio Mancuso, Pietro Formis, Ilaria Mariagiulia Rizzuto, Ilaria Molinari e Mattia Malara partecipano attivamente a eventi di sensibilizzazione, pulizie di coste e fondali e iniziative di educazione ambientale.
Beuchat valorizza il ruolo dei suoi ambassador attraverso una comunicazione diretta e trasparente: nelle interviste e nei profili pubblicati sul sito aziendale, agli ambassador viene posta una domanda specifica:
“Cosa fai per proteggere il mare?”
Questa strategia di storytelling mette in luce azioni concrete, come campagne fotografiche di sensibilizzazione o partecipazioni attive a progetti di conservazione marina.
I risultati di queste attività vengono condivisi sui social network, in occasione di ricorrenze importanti come la Giornata Mondiale degli Oceani e attraverso campagne dedicate come #BeatPlasticPollution.
Mathieu Ferreira: neoprene e solidarietà
Tra gli ambassador Beuchat c’è anche Mathieu Ferreira, pescatore subacqueo e fondatore dell’associazione Les Pêcheurs du Cœur, con sede a Marsiglia.
La sua iniziativa unisce ecologia e inclusione: attraverso la pesca e il contatto con il mare, l’associazione propone esperienze terapeutiche dedicate a persone fragili o in situazioni di difficoltà. Dal 2022, Ferreira ha avviato anche un progetto di riuso del neoprene: ogni sabato, con un gruppo di volontari, recupera mute dismesse e le trasforma in tappetini termici e giacche da distribuire a persone senza dimora.

Il futuro della sostenibilità secondo Beuchat
Beuchat guarda al futuro con determinazione, con l’obiettivo dichiarato di continuare a migliorare.
Tra i prossimi passi annunciati dall’azienda c’è l’espansione del programma di upcycling per recuperare un numero maggiore di mute, l’introduzione di nuovi materiali e tecnologie ecologiche, e un impegno più forte e mirato in progetti scientifici internazionali per la tutela degli oceani.
L’obiettivo è chiaro: continuare a innovare responsabilmente, rendendo l’attrezzatura subacquea sempre più eco-compatibile, senza sacrificare qualità e prestazioni.
Un modello concreto da seguire
Il caso Beuchat insegna una lezione fondamentale: la sostenibilità nel settore della subacquea deve basarsi su risultati concreti, verificabili e misurabili, ottenuti con azioni quotidiane e precise. Senza retorica e senza proclami, Beuchat sta dimostrando concretamente cosa significhi davvero proteggere il mare, diventando un esempio credibile per tutta la comunità subacquea.

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