Per immergersi ai Farasan Banks bisogna essere un pò folli e arrischiarsi fino ai confini degli abissi. D’altro canto “chi non risica, non rosica” si dice. E c’è anche chi rosica, ma in un altro senso! Il ritmo della crociera subacquea sul Mar Rosso arabo è scandito dal ciclo del sole. Ci si alza che albeggia e ci si corica che tramonta. Si guarda alla luna e alle sue fasi foriere di cambi di marea. Luna bugiarda che inganna. Più si fa piena e tonda, più i grandi predatori si fanno invisibili e fondi.
Soprattutto quando la temperatura dell’acqua è di trenta gradi costanti. E quindi bisognerà cercarli negli abissi, nelle profondità del mare e stanarli. Ed è allora che qui si parrà la tua nobilitate e sarà messo alla prova il tuo coraggio.
Acque incontaminate in Arabia Saudita
Le condizioni meteo marine alla partenza dal porto di Al Lith sono ottimali. Mare piatto senza vento, l’unica imbarcazione che solca queste acque è il M/y Saudi Explorer, che come un novello Kon-Tiki si spinge a sud di Jeddah nel comprensorio corallino dei Farasan Banks in giro di ricognizione, all’esplorazione di siti del tutto sconosciuti ai più.
La selezione dei due gruppi di subacquei che s’immergeranno, basata sulla valutazione dei requisiti attitudinali e delle qualifiche tecniche acquisite, è rigorosa. S’inizia così la discesa in un mare caldo, avvolgente. Ammantato di mistero e avvolto nel silenzio. Ma negli abissi marini tu senti, senti l’impercettibile soffio del respiro degli erogatori e i vocalizzi acuti dei delfini. Ti volti verso quel suono, li cerchi, non li vedi. Eppure sono lì, si affiancano alla carena del gommone, fanno a gara con il motore dell’imbarcazione e giocano, corrono, si trastullano a ridosso delle barriere coralline.

La vita marina dei Farasan Banks
Fiumi di pesci neri a cascata s’infilano negli anfratti di roccia, sono sergenti e chirurghi in frenesia alimentare o, chissà, nel delirio dei sensi del corteggiamento.
E quando t’immergi al crepuscolo, quando il sole è sceso all’orizzonte a inondare il mare dei riflessi rosso fuoco che incendiano l’anima di passione intrattabile, accendi la torcia e scorgi due tartarughe verdi che, nascoste dentro una grotta del reef, consumano l’ancestrale rito dell’accoppiamento. Sono loro che deporranno le uova sulle spiagge deserte dei Farasan Banks, sole, lontane dal clamore degli umani. Di notte, sì. Ti affacci dalla balaustra del ponte di poppa e scorgi la sagoma degli squali seta, veloci, nervosi in caccia. Sì, gli squali. Ma dove sono? È arrivato il momento di osare, di spingersi nelle profondità di questo mare così geloso dei suoi abitanti.
L’incontro con gli squali
Immersione nel blu. Gli occhi incollati al fondale, scuro, occulto, pieno di mistero. Guardo a destra, a sinistra, mi volto e all’improvviso mi trovo davanti uno splendido squalo martello smerlato che mi osserva. È apparso così, dal nulla, è venuto a conoscermi, curioso, intraprendente, provocante. Scatto senza pensare, una foto unica, preziosa, vittoriosa. Entusiasmo, gioia. Euforia, euforia d’azoto, estasi da profondità, tutto insieme. Ma soprattutto un regalo inestimabile, un omaggio al coraggio.
E quando la corrente irrompe vorticosa sulla punta sud del comprensorio corallino, il fondale si riempie di vita frenetica. Risalgono dagli abissi, squali grigi, squali seta, squali pinna bianca di reef e aquile di mare, eleganti, maestose, magnifiche. Un tripudio di baldanza esuberante e festosa.

La risalita attraverso le meraviglie del reef
Anche noi risaliamo, a malincuore, ma dobbiamo, i computer ci richiamano all’ordine. E così percorriamo la parete lentamente, dolcemente. Spugne colorate che colonizzano gli alcionari. Gialle, rosse, viola, dalle forme bizzarre. Sembra di essere entrati in un regno incantato, una specie di mondo labirintico fatto di stalagmiti e stalattiti coralline. La barriera è affollata, variegata. Murene, pesci farfalla, pesci pagliaccio vivono in simbiosi con le madrepore. Sono tutti in coppia, si guardano ammiccando con quella intimità che unisce gli amanti. Spirali di barracuda e banchi di carangidi attraversano l’acqua che diventa tremula al loro passaggio. E poi si plana su digradanti pianori arenosi e qui i raiformi si palesano. Razze coda di vacca, trigoni a macchie blu, pastinache lisce prendono il volo in una nebulosa di sabbia che offusca la vista.
Durante la sosta di sicurezza a cinque metri, mentre sono lì ancora incredula del tourbillon di sensi e sentimenti da cui sono stata travolta, qualcuno mi gironzola intorno. È una remora, forse orfana del suo ospite, che, in mancanza d’altro, tenta di attaccarsi alla mia muta. Mi ha preso per un pelagico e come darle torto? In fondo, sul fondo, ero pelagica anch’io! Sarà l’euforia d’azoto, sarà l’estasi da profondità, ma di sicuro ho vissuto un’estatica euforia fatta di adrenalina e di endorfine. Le essenze della felicità.

Arabia Saudita – Viaggio subacqueo a Farasan Banks – Informazioni pratiche
- Come arrivare: Voli diretti ITA Airways/Saudia Airlines da Milano/Roma per Jeddah. Il tragitto in pullman da Jeddah al porto d’imbarco di Al Lith dura circa tre ore.
- Dogana e documenti: Passaporto in corso di validità di almeno sei mesi oltre la data di fine viaggio. Visto consolare da richiedere prima della partenza. Pratiche d’ingresso semplici e veloci. Erogatori e scafandri delle macchine fotografiche da porre nel bagaglio da stiva. All’aeroporto di Jeddah ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutare se ci si perde!
- Valuta: La valuta locale è il Riyal, da cambiare in hotel o nei cambiavalute locali o da prelevare presso le casse automatiche. In ogni caso, le carte di credito sono accettate ovunque.
- Telefono e Internet: Wifi in barca a ridosso della costa. Non c’è connessione durante la crociera. In barca telefono satellitare per le urgenze.
- Elettricità: Voltaggio e prese elettriche compatibili con quelle europee in barca. Prese di tipo G negli hotel. Necessario un adattatore.
- Lingua: La lingua ufficiale è l’arabo L’inglese è parlato ovunque, ma è sempre un atto di cortesia imparare qualche espressione nell’idioma locale, come Salam Alekum per salutare e Shukran per ringraziare.
- Fuso orario: I Farasan Banks sono due ore avanti rispetto all’Italia.
- Clima: Il periodo migliore per immergersi ai Farasan Banks è tra marzo e maggio quando la temperatura dell’acqua scende di qualche grado e i grandi predatori risalgono dagli abissi. Durante gli altri mesi dell’anno i trenta gradi costanti tengono gli squali a grandi profondità. Consigliata muta tre millimetri.
- Mance: È prassi consolidata lasciare la mancia allo staff della barca da crociera, mancia altamente meritoria e molto apprezzata.


Mi incantano gli articoli di Paola Ottaviano
Nelle sue parole si percepisce il suo amore per il mare e il suo entusiasmo
Che per osmosi si trasferisce a noi lettori
Grazie Silvia, tu mi lusinghi, la tua passione mi rende felice e mi motiva, grazie!