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Correnti Maldive

07/03/2008

Autore: Enzo Spina

L’ENIGMA DELLE CORRENTI ALLE MALDIVE

LA TEORIA CHE SVELA IL SEGRETO PER REALIZZARE IMMERSIONI PERFETTE
PREVENDENDO LE CORRENTI

Le insidiose correnti delle Maldive sono note già dai tempi degli antichi navigatori, soprattutto mercanti, che consideravano l’arcipelago maldiviano un ostacolo pericoloso da aggirare con cautela verso la rotta per le Indie. Durante le massime maree sigiziali, si possono registrare correnti con intensità fino a 4 nodi. Ciò dipende:
1. dalle correnti oceaniche
2. dalle correnti di marea
3. dalle conformazioni del reef
Questi elementi in alcuni casi possono provocare una “somma” di effetti combinati e determinare correnti veramente forti.
Le immersioni alle Maldive sono caratterizzate dalla presenza della corrente. Se condotte da guide esperte, risultano facili, sicure e molto divertenti. In presenza di corrente infatti si può avvistare una quantità maggiore di pesce, soprattutto pelagico.

Gli atolli sono formati dal reef esterno oceanico il quale è “tagliato” in alcuni punti da canali (pass), o più comunemente chiamati dai maldiviani Kandu (letteralmente “mare profondo”). Abbiamo pass rivolte a Nord, Est, Sud, e Ovest in ogni atollo. Alcune larghe qualche decina di metri, altre invece larghe alcune miglia. Anche i canali tra gli atolli in alcune circostanze, si comportano come enormi pass.
Normalmente si parla di corrente che “entra” quando l’acqua dall’esterno dell’atollo si dirige verso l’interno, viceversa “esce” quando dall’interno dell’atollo si muove verso l’esterno. Nello stesso atollo normalmente succede che mentre in alcune pass la corrente è in entrata contemporaneamente in altre pass è in uscita. Ciò ha contribuito nel tempo a far credere erroneamente che le correnti alle Maldive “sono strane”, invece si possono prevedere facilmente, e sapere anche con giorni di anticipo con buona approssimazione cosa accadrà nelle pass dove faremo immersioni.

LA CORRENTE ENTRA O ESCE?

Questo è il cruccio più importante per le guide sub, infatti una delle prime frasi da imparare in maldiviano è proprio la seguente: “ohi othi keene”? che si pronuncia: “Oi oti kiine?, come và la corrente? Durante il trasferimento verso il punto di immersione è la domanda da porgere al capitano del dhoni, i quale orgoglioso di essere stato interpellato risponde con autorevolezza “ethere” oppure “beyru”, spesso con l’aggiunta di “bodhu” (grande, forte), o kuda (piccolo, poca). Difficilmente sbagliano, ma nel caso di indecisione rispondono “nènghe”, (non so), allora è buona norma fare un check di prova, una volta arrivati sul posto. Tuttavia è possibile, conoscendo il trucco, anche a distanza di giorni, fare delle previsioni attendibili, e sapere se la corrente sarà in entrata o in uscita, stimandone l’intensità. Infatti sulla guida Tuttomaldive per la prima volta è stato descritto uno studio sulle correnti eseguito dal sottoscritto, condotto con un monitoraggio di circa 2.000 osservazioni in immersioni effettuate alle Maldive. Questo studio ha consentito di mettere a punto un metodo di previsione che consente di pronosticare anche con molto anticipo la direzione e l’intensità della corrente che troveremo in immersione.

Prima di parlare dell’applicazione del metodo dobbiamo sapere che per fare previsioni corrette occorrono le seguenti conoscenze:

1. Quante e quali sono le correnti alle Maldive;
2. Conoscere in base al periodo dell’anno la direzione della corrente oceanica;
3. Individuare in base all’orario la direzione e l’intensità della corrente di marea;
4. Capire come le due correnti possono interagire, sommandosi o annullandosi

Considerando le opportune proporzioni, gli atolli maldiviani (per atollo non si intende la singola isoletta ma tutto l’insieme di isole) sono paragonabili a grossi catini immersi nell’acqua, con delle aperture verso l’oceano, (pass, o kandu), su tutti i lati. Si deve sfatare il ragionamento secondo il quale durante l’alta marea, siccome la marea sale, la corrente entra nell’atollo, e invece quando la marea scende la corrente esce dall’atollo. A prima vista sembra logico ed ovvio, se la marea sale l’acqua in qualche modo DEVE entrare. Invece proprio così non è, o meglio, è così in alcune pass mentre contemporaneamente in altre accade il contrario. Durante il periodo di tempo nel quale si passa dall’alta alla bassa marea, (circa 6 ore), la corrente di marea tenderà ad entrare nelle pass sul lato Est, e tenderà ad uscire nelle pass sul lato Ovest. Viceversa durante il periodo dalla bassa all’alta marea (sempre di 6 ore circa), la corrente di marea tenderà ad uscire sul lato Est e tenderà ad entrare sulle pass del lato Ovest. “Tende” in quanto come si vedrà la corrente risultante nelle pass sarà dovuta alla sommatoria tra la corrente di marea e quella oceanica, le quali si possono sommare o annullare.

CORRENTE OCEANICA

Il clima delle Maldive è influenzato dal monsone di Nord-Est da dicembre a marzo e dal monsone di Sud-Ovest da maggio a ottobre, i mesi di aprile e novembre sono in genere quelli di transizione. Questi venti, insistendo sulla superficie oceanica, determinano un moto molto ampio, variabile in base alla stagione, generando nella porzione di oceano interessanti le Maldive, una corrente oceanica secondo una direttrice Est-Ovest nel periodo da dicembre a marzo/aprile, e una direttrice Ovest-Est nel periodo da maggio a ottobre/novembre. L’intensità di questa corrente può variare da 0,2 a 0,5 nodi. Potrebbe sembrare una velocità poco importante, ma se immaginate una grande massa oceanica che si muove e si “scontra” con una parete immensa (più di 1000 km.) da Nord a Sud, (la dorsale Laccadive-Chagos) su cui poggiano gli atolli maldiviani, ergendosi dal fondo dell’oceano, come una grande diga, e trova come unico sfogo “piccoli” canali (pass o kandu), si può facilmente immaginare come si possono manifestare correnti significative.

CORRENTE DI MAREA

Le maree si creano e sono influenzate dagli astri per noi più importanti: la luna e il sole.
In un mese abbiamo due periodi di massime maree sigiziali, e due periodi di marea in quadratura. Quest’ultima si manifesta quando l’angolo formato tra luna/terra/sole è di 90°, infatti vediamo la luna illuminata per metà, due volte al mese, e l’effetto di attrazione si elude con quello del sole. Avremo piccole escursioni di marea, e minime correnti di marea. Negli altri due periodi del mese, di circa una settimana l’una, avremo luna piena o luna assente (o nuova), quindi l’effetto luna/sole si combina, avremo grandi escursioni di marea, (massime maree sigiziali, fino a oltre un metro alle Maldive) e forti correnti di marea.

Il tempo che intercorre tra due maree successive è di circa 12 h e 27’, e il periodo tra la quadratura e la sigiziale è di 7,25 giorni circa.

Se non esistesse l’influenza delle maree, le Maldive sarebbero investite solo dalle correnti oceaniche, le quali genererebbero delle correnti costantemente in entrata o in uscita in base al periodo dell’anno, invece grazie all’azione delle maree la direzione e l’intensità delle correnti risultanti in una pass, è data dall’azione combinata di queste due correnti, le quali possono sommarsi determinando correnti sostenute, o scontrarsi (cioè sottrarsi), determinando un rallentamento o una inversione.
In alcuni periodi con il monsone ben assestato, combinandosi vari effetti, tra cui il vento locale e l’intensa corrente oceanica, la corrente entra sempre da un lato (Est o Ovest) ed esce sempre dal lato opposto, tuttavia con l’azione delle maree questa tendenza ogni tanto viene sovvertita, sorprendendo chi non se lo aspetta. Anche in questi periodi in cui “entra o esce sempre”, ci sarà un momento in cui l’intensità sarà minima o massima, ed è possibile prevederlo.

LA DIREZIONE DELLA CORRENTE DI MAREA

Questo è il trucco per poter fare le previsioni, conoscere la direzione che assume la corrente di marea. Già conosciamo in base al periodo, la direzione della corrente oceanica, dobbiamo solo capire come stimare l’intensità e la direzione della corrente di marea.
Nel periodo del monsone di Nord-Est la corrente oceanica sappiamo che assume direzione verso Ovest, se ci immergiamo nel periodo di 6 ore in cui la marea “scende”, le correnti vanno in sommatoria, generando una risultante sostenuta in entrata nelle pass poste sui lati Est delle Maldive, e contemporaneamente in uscita nelle pass poste sui lati ad Ovest degli atolli maldiviani. Tanto più sarà intensa quanto più sarà elevata l’escursione di marea. Dopo circa 6 ore però ci sarà l’inversione della direzione della corrente di marea, rimanendo invece invariata la direzione della corrente oceanica, in questo caso si scontreranno. Si deve valutare quella che prevarrà: possono annullarsi a vicenda, può prevalere l’oceanica, con risultante di bassa intensità, o invece prevarrà quella di marea, con risultante quindi di corrente in uscita. Nel periodo del monsone di Sud-Ovest invece il ragionamento sarà invertito. Le tabelle di marea si possono richiedere presso l’ufficio meteorologico di Male, ricavate sui calcoli dell’UH SEA LEVEL CENTER UNIVERSITY OF HAWAI.

DI ENZO SPINA
BLUE TRIBE MOOFUSHI
TRATTO DALLA GUIDA DI TUTTOMALDIVE

E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.


TAGAsia correnti Maldive viaggi
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